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DIGIOSIABELLA
Dai bilanci riadottati a seguito delle determinazioni del Dipartimento sanità di luglio 2022, emerge che "tutte le Aziende registrano una perdita, che per la Asl di Avezzano-Sulmona-L'Aquila e per la Asl di Lanciano-Vasto- Chieti è superiore a quella del 2020.Dopo le rettifiche decise dal Tavolo centrale, il risultato della Asl di Pescara migliora di 5,2 mln e si assesta su una perdita di 2 mln. Anche la Asl di Teramo migliora nettamente il suo risultato passando da un negativo di 39 mln a meno 14,4 mln. Considerato l'utile realizzato da GSA, pari a 86 mln, lo stesso si dimostra capiente ai fini della copertura della citata perdita". Lo si legge nella relazione della Corte dei Conti sul Bilancio 2021 della Regione Abruzzo che è stato parificato.   Ma la Corte poi afferma che "In generale, occorre evidenziare che i risultati sopra riportati sono condizionati dalla gestione dell'emergenza Covid che comporta ancora la necessità di affrontare costi straordinari e presenta un monito per un ritorno alla normalità in termini migliori rispetto al passato, il che richiede capacità di programmazione ed organizzazione".  E quindi "Considerando gli importi depurati dei costi Covid, i risultati diventano positivi per la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti (8,8 mln), per la Asl di Teramo (8,1 mln) e per la Asl di Pescara (4,3 mln). La Asl di Avezzano-Sulmona-L'Aquila registra comunque un risultato negativo pari 12 mln affrontato dalla nuova governance attraverso il citato piano di riorganizzazione e risanamento presentato a questa Sezione durante l'attività istruttoria La Corte dei Conti ha sollevato un altra problematica da sistemare che riguarda le spese sostenute dalle cliniche private e le spese per l'acquisto dei farmaci, invitando la Regione Abruzzo a costituire dei tetti massimi di spesa per le cliniche private, inserendo uno standard di costi degli interventi.inoltre ha richiamato il monitoraggio della effettiva richiesta dei farmaci, al fine di migliorare il risparmio economico. Durante la relazione la Corte ha sollevato la problematica delle lunghe liste di attese presenti in tutti i distretti sanitari, poichè spesso i lunghi tempi di attesa si traducono in rinuncia alla cura o in aggravio di condizioni di salute, ovvero al ricorso alla sanità privata a pagamento. Pertanto hai invitato l'amministrazione regionale ad attivare un piano operativo regionale di recupero delle liste d'attesa , da sottoporre al vaglio ministeriale, per la cui attuazione si è avuto accesso a specifici finanziamenti statali previsti dall'art.29, com 8 e 9, del d.l. 14 agosto 2010, n 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020,n126.