Tra le tradizioni natalizie teramane, oltre ai caggionetti, alle luminarie sul Corso e alla messa di mezzanotte in Duomo, si è ormai affermata una nuova consuetudine: quella di non pubblicare il Calendario dei Turni Notturni e Festivi delle Farmacie della Provincia di Teramo per l’anno successivo. Siamo infatti arrivati al 1 dicembre e del calendario del 2023 non se ne sa nulla, pur essendo uno strumento di programmazione necessario, tanto che la Legge Regionale assegna il compito agli Ordini Provinciali dei Farmacisti, e pretende che quel calendario venga inoltrato alla stessa Regione Abruzzo “ entro il 15 ottobre”  dell’anno precedente.

Entro il 15 ottobre.

Siamo a dicembre. 

Ancora niente. 

Supponiamo che una Farmacia voglia inserire i Turni nel Calendario del 2023 che tra 15 giorni consegnerà gratuitamente  ai Cittadini…

non lo può fare… privandoli di un comodo servizio, quello di conoscere il nome della Farmacia di Turno e andare, in caso di bisogno,  a colpo sicuro. 

Niente.

Bisogna aspettare.

I turni… devono aspettare il loro turno.

Perché?

Se l’Ordine teramano non è in grado di provvedere nei tempi previsti, perché non delegare il compito alla ASL, come avviene in altre parti di Italia… senza ritardi?