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10659405_845936458784903_3612632915730720126_n 10645223_845936448784904_7298258453610864108_n 10610743_845936372118245_7781457036299745368_n 10491994_845936275451588_8054770805449858901_n 10672305_845936265451589_1318229415413346792_n 1620955_845936278784921_7600864163199967865_n 10649675_845936858784863_187240571718487719_n La nomina del manager della Asl di Teramo potrebbe arrivare sabato 13 settembre, in occasione della riunione del comitato ristretto dei sindaci, giorno in cui il presidente della Regione Luciano D’Alfonso tornerà all’ospedale Mazzini. Il direttore generale teramano, la cui nomina è attesa da settimane «non sarà un sultano», ha detto, «ma non sarà il profilo frutto di  una ginnastica dei nomi, non sceglieremo in base all'amicalità o al numero di pranzi o cene consumate; il direttore generale è una persona con strumentazione e capacità di lavoro e maggiore distacco rispetto a un passato problematico». Dunque, «il nome prescelto sarà quello di un professionista che sia in grado di organizzare l’offerta sanitaria e avere capacità amministrativa. Di certo», ha concluso, «i teramani non conosceranno il suo nome dai giornali, sarà un nome condiviso dal comitato ristretto dei sindaci e dalla comunità sanitaria». Lo ha detto ieri durante la visita a sorpresa al Mazzini del Governatore dove ha incontrato gli operatori sanitari. Tra i papabili alla direzione della Asl: l’avvocato molisano Roberto Fagnano e il direttore dell’Inail dell’Aquila Antonello Maraldo. L’obiettivo del blitz di ieri  è stato quello di «ricostruire il curriculum vitae delle realtà ospedaliere». «Intendiamo capire», ha spiegato D’Alfonso, «qual è il livello delle prestazioni erogate e quello dei bisogni, quali sono le esigenze legate agli spazi ospedalieri e i doveri che ha la Regione nei confronti delle strutture sanitarie per fare in modo che i servizi siano all'altezza della domanda dei cittadini». Quanto all’ipotesi dell’accorpamento tra la Asl di Teramo e quella dell’Aquila, D’Alfonso ha risposto in modo ambiguo: «È divagazione teorica che per fortuna ha potuto riempire colonne di giornali».