La Uil denuncia: "La Nike deve pagare il tfr 90 dipendenti e gli stipendi d una lavoratrice in maternità"
E’ Il segretario Prov.le della UILFPL, Alfiero Di Giammartino, questa volta a denunciare un’altra gravissima condotta inadempiente della Società NIKE srl di Teramo che, oltre a non pagare a tutt’oggi la mensilità di luglio ed il trattamento di fine rapporto ad oltre 90 dipendenti, quindi, un debito di oltre € 300.000, ha lasciato senza stipendio una dipendente in maternità.
“Una condotta davvero deplorevole nel momento in cui ha deciso di non pagare lo stipendio ad una lavoratrice in maternità ancora dipendente della NIKE” sostiene Alfiero Di Giammartino, “ sono soldi dell’INPS che l’azienda impropriamente trattiene, ci siamo rivolti all’Ispettorato del Lavoro di Teramo per un immediato accertamento di responsabilità anche di tipo penale e all’INPS di Teramo per il pagamento diretto alla lavoratrice”.
Del caso appalto servizio cup/cassa della ASL di Teramo, già la UILFPL ha inoltrato diffida e messa in mora sia alla ditta che alla ASL in quanto Ente appaltante e responsabile in solito, per il pagamento della mensilità di luglio e il trattamento di fine rapporto ai 90 lavoratori licenziati in data 31.07.2014 per cambio di appalto. “Siamo determinati a procedere con decreti ingiuntivi sia alla Soc. Nike che alla ASL in quanto ente appaltante e responsabile in solido”.
“Queste situazioni ormai sono ricorrenti quotidianamente, dipendenti senza stipendio, sottopagati, contratti part-time solo di alcune ore settimanali, è uno stillicidio, famiglie ridotte alla fame! Ma, la cosa più sorprendente è che sono appalti pubblici e servizi pubblici dove le regole sono trasparenza, correttezza e buona fede. Ecco perché si rende necessario un intervento risolutivo da parte delle autorità preposte affinché siano ripristinati i diritti dei lavoratori, nonché, messi al bando pseudo imprenditori che approfittano degli altrui bisogni esistenziali. Queste forme di caporalato devono cessare e gli Enti pubblici appaltatori di pubblici servizi finanziati da pubblici denari, per il futuro, dovranno impedire siffatte forme di sciacallaggio.”