Nessuna “apprensione”, nessuna “angosciosa previsione” per la situazione del soccorso sul territorio. Dichiara il direttore generale Maurizio Di Giosia rispetto all’allarme lanciato da alcuni sindacati: “La grave carenza di medici è un problema nazionale che deriva da una mancata programmazione trentennale e la Asl di Teramo ha affrontato il problema per tempo. Alcune soluzioni sono state già adottate e altre sono in corso di adozione. Al momento stiamo verificando la possibilità di affidamenti all’esterno, come avviene in altre realtà del Nord. Ma una cosa è certa, i cittadini teramani non corrono alcun pericolo e il 118 continuerà a svolgere la sua attività di primo intervento sanitario sul territorio in maniera efficace e sicura. La creazione di equipaggi infermieristici (cosiddetti India) riguarda tutta l’Italia. Un esempio per tutti: a Roma e provincia, per un totale di 6 milioni di abitanti, se prima c’erano 40 ambulanze medicalizzate, ora ce ne sono solo 8, le altre sono India. L’invito, di nuovo, è a non diffondere allarmi infondati che disorientano la popolazione generando insicurezza e, in questo caso si, apprensione senza motivo”.