Si vuole realizzare a Teramo un nuovo ospedale all’avanguardia denominato DEA, acronimo di “Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione”. Si tratta quindi di un quinto ospedale in aggiunta a quelli attuali: il Mazzini a Teramo, S. Liberatore ad Atri, Maria SS. dello Splendore e l’Ospedale Val Vibrata a Sant’Omero.Per la sua realizzazione occorre individuare un sito idoneo, salubre e con una superficie minima di 18ettari libera e senza strutture edilizie da acquisire e abbattere.
Il sito di Piano d’Accio-contrada Fiumicino, presso la rotatoria per lo stadio e il centro commerciale Gran Sasso, non è idoneoa ospitare una struttura complessa come l’ospedale in quanto esiste un reale rischio idraulico poiché il 70% dell’area proposta ricade al di sotto del livello del fiume Tordino e il restante 30% ricade nel sito archeologico più importante del comune di Teramo in quanto vi sono: i resti di una stazione del neolitico per la produzione di strumenti in selce, di villaggi dell’età del bronzo, del ferro, del periodo romano e altomedievale. Il sito è sottoposto a Vincolo Paesistico, è soggetto agli inquinamenti atmosferici e acustici dovuti alla presenza di due strade interne al sito, dell’Autostrada, della superstrada per Garrufo, della Ferrovia e della strada statale n. 80 esenza possibilità di eventuale ampliamento. C’è la presenza di una forte umidità dovuta al fiume Tordino e una carenza di visuale. Per un ospedale, al primo posto, bisogna mettere il bene del malatoe il sito deve esserenecessariamente individuato in un ambiente salubre.
L’area del Mazzini, di circa 15 ettari, non è idonea ad ospitare la nuova DEA che ha bisogno di un’area minima di 18 ettari per 88.000 mq. di costruzione ed è insufficiente anche abbattendo tutti i tre lotti dell’ospedale stesso.
A Villa Mosca, alla fine del primo tratto della Tangenziale Nord, uno dei primi progetti redatti dal sottoscritto per Teramo come alternativa al Lotto Zero,si apre un sito di 30 ettari idoneo a ospitare strutture ospedaliere. Possiamo immaginare un progetto complessivo che si articola su due poli ospedalieri, ilMazzini per tutte quelle funzioni compatibili con la struttura esistente e la nuova DEAche andrebbe a servire un grande bacino di utenza costituito dalla provincia di Teramo, da Ascoli Piceno, S. Benedetto del Tronto e L’Aquila.
Necessita raccordare la Tangenziale Nord direttamente con lo svincolo di Cartecchio, con un nuovo tratto di 60 metri e una rotatoria su viale Po per un costo di 260.000 €, in modo tale che per raggiungere il sito della DEA,basta percorrere solamente un km sulla Tangenziale Nord.
Ing. Domenico Di Baldassarre