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La stasi amministrativa non può immobilizzare una città. Questa la ragione che ha spinto il comitato promotore Nuovo Ospedale di Teramo a scendere ancora in piazza Martiri e agitare un'altrimenti solita mattina di un normale sabato del mercato ai piedi del Duomo.
Una nutrita folla si è riunita intorno a Domenico Bucciarelli ed ai suoi collaboratori per ascoltare e dissentire sui ritardi che da ormai quattro anni pesano sul destino dell'ospedale.
"Adesso che la destinazione per il presidio ospedaliero è stata scelta di comune accordo su Villa Mosca" ha rimarcato Bucciarelli "la sua realizzazione non è più rinviabile."
Perdere 120 milioni di finanziamento in gioco sarebbe imperdonabile; i teramani sono in trepida attesa; la scelta del sito è insidacabile: la palla è tutta nelle mani della Regione Abruzzo, che deve muoversi velocemente per smaltire gli atti amministrativo burocratici e permettere l'inizio dei lavori.
Molti volti noti della politica locale si sono affacciati per sostenere la causa del comitato, che mette d'accordo tutte le parti.
Tra i più ottimisti sicuramente il Consigliere di Futuro In Franco Fracassa che, a proposito, commenta: "sono convinto che il Presidente Marsilio non avrà dubbi nel venire incontro al volere popolare dei cittadini di Teramo e sono fiducioso dei nostri rappresentanti in Consiglio Regionale."
A perorare la causa in Commissione Salute e Sanità, ricordiamolo, potrebbe non essere ininfluente la parola del Presidente di commisione, Paolo Gatti.

Eugenia Di Giandomenico