Una situazione, quella rappresentata dal sindacato relativa al nuovo servizio di lavanderia all’interno della Asl di Teramo, che contiene parecchie imprecisioni, e non di poco conto.
L’appalto a cui si fa riferimento deriva da una gara regionale bandita ed aggiudicata da Areacom, cioè l’agenzia regionale dell’Abruzzo per la committenza, rispetto al quale la Asl di Teramo non riveste il ruolo di stazione appaltante.
Ciò premesso, si fa rilevare come, in maniera del tutto corretta, la Prefettura di Teramo, ha semplicemente messo a conoscenza la Asl dell’incontro con le organizzazioni sindacali e l’azienda vincitrice dell’appalto, per il tentativo preventivo di conciliazione.
Va da sé, dunque, che la Asl non ha disertato alcuna convocazione sulla tematica sindacale.
Sulla presunta “ricaduta organizzativa” che la vicenda sollevata potrebbe avere sulla corretta esecuzione del servizio da parte dell’operatore economico aggiudicatario, sostenuta dal sindacato nel comunicato stampa, è bene precisare che le criticità concernenti le divise del 118 a cui si fa riferimento, sono ascrivibili ad una non corretta gestione delle scorte da parte del fornitore uscente nella complessa fase di passaggio delle consegne; aspetto, questo, su cui la Asl sta conducendo tutti i dovuti approfondimenti a tutela dei propri interessi.
Sul punto specifico concernente la dotazione per il personale del 118, si fa invece rilevare che l’aggiudicatario, proprio per far fronte alla criticità rilevata, ha addirittura anticipato le tempistiche di fornitura rispetto alle date di consegna condivise nel cronoprogramma di subentro, concordate tra tutte le parti coinvolte.
“La Asl vigila e vigilerà, come ha sempre fatto, sulla corretta esecuzione dell’appalto e di conseguenza sulla qualità del servizio che ritiene prioritaria per tutelare gli interessi dei cittadini e del proprio personale. Auspichiamo una risoluzione di questa vertenza, nelle sedi opportune e con i soggetti titolati a risolverla”, commenta il direttore generale Maurizio Di Giosia.