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VascularDomani 16 novembre 2024 presso l’aula convegni dell’Ospedale di Teramo si terrà il convegno “Teramo Neurovascular Meeting 2024 incentrato sugli avanzamenti multidisciplinari nel campo dell’ictus cerebrale. 

Lo studio e la cura delle malattie del sistema nervoso in tutte le sfaccettature hanno visto la realtà sanitaria teramana protagonista già dal secolo scorso, in regione Abruzzo e oltre i confini regionali, con la prima neurochirurgia, le prime neuroangiografie e poi dai primi anni 2000 una solida scuola per il trattamento endovascolare degli aneurismi cerebrale. Dal 2009, tra i primi centri in Italia,vengono eseguite a Teramo, i trattamenti endovascolariper l’ictus cerebrale ischemico.

Il convegno di domani si inserisce proprio in questa scia di innovazione e formazione continua esegue il filo conduttoredella multidisciplinarità che ha come base operativa non il singolo ma l’equipe funzionale. L’equipeoltrepassa i confini del territorio, dei reparti e delle discipline specialistiche coinvolte nella gestione dell’ictus cerebrale per concretizzarsi in una squadra unicafatta di medici, ma anche di infermieri e tecnici,con il compito di dare al paziente il miglior risultato possibile nel minor tempo possibile.Trattandosi di patologie tempodipendenti, anche il fattore tempo è fondamentaleed anche i minuti contano nel tentativo di riaprire le arterie occluse dai coaguli con vari e sofisticati sistemi.  

In questo convegno avremo la possibilità di accedere all’esperienza di uno dei migliori centri del Regno Unito (UK) nel campo del trattamento endovascolare degli aneurismi cerebraligrazie alla presenza del dr Fuschi che lavora alla OxofordUniversity e che proprio a Teramo ha svolto un periodo di servizio e formazione.Di rilievo la notevole casistica radiochirurgicanel trattamento delle Malformazioni Artero Venose (MAV) del dr Giorgi di Milano, l’esperienza di Modena nei by pass intra ex extra cranici con il dr Stravos e molte altre relazioni tutte dilivello ed interesse attuale.Non mancherà, perché fondamentale,l’apporto degli infermieri sulla complessa gestione del paziente in Stroke Unit ed il coordinamento con la medicina del territorioE’prevista infatti una tavola rotonda finale che coinvolge i medici di famiglia dove si tracceranno prospettive e criticità del percorso del paziente colpito da ictus. In tale percorso, predefinito, il paziente parte dalla sua casa per tornare al termine delle cure anche riabilitative, nella sua casa (percorso home to home).  

Dr. Gabriele Manente

Responsabile Stroke Unit ASL Teramo

Coordinatore regionale società scientifica dei Neurologi, Neurochirurghi e Neuroradiologi Ospedalieri (SNO)