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PHOTO-2024-12-16-17-45-30.jpgPHOTO-2024-12-16-17-45-31.jpg“Un’opera che incarna la volontà della Regione Abruzzo di investire concretamente nella salute e nel benessere dei cittadini. Il nuovo ospedale potrà garantire cure di qualità e servizi eccellenti. Puntiamo a creare un ambiente moderno e stimolante, in grado di attrarre e trattenere i migliori professionisti del settore che non solo eleverà il livello dell'assistenza sanitaria, ma fungerà da catalizzatore per la riqualificazione dell’intera area, rafforzando il ruolo di Teramo come eccellenza e punto di riferimento per la sanità regionale”.

Lo ha detto il Presidente della giunta regionale Marco Marsilio intervenendo oggi a Teramo, insieme all’assessore alla salute Nicoletta Verì e al direttore generale Maurizio Di Giosia, alla conferenza stampa di presentazione del progetto del nuovo ospedale che sorgerà nell’area sud-est del complesso ‘G. Mazzini’. Si tratta di un modello avanzato di struttura sanitaria, progettato per garantire cure all'avanguardia e rispondere in modo mirato alle necessità sanitarie del territorio. Presenti anche i consiglieri regionali Paolo Gatti e Marilena Rossi.

Il costo complessivo dell’intervento è di 285,9 milioni di euro, di cui 192 milioni per lavori e 93 milioni per spese amministrative e nuove tecnologie.
Leo Medori, il tecnico di supporto al RUP ha illustrato lo studio di fattibilità.
Il progetto prevede una struttura all’avanguardia di 85.329 mq, con cinque ali di degenza disposte radialmente attorno a una piazza centrale coperta, che fungerà da hall principale. Saranno inclusi blocchi operatori, reparti intensivi, ambulatori e spazi per i servizi.

“Confermiamo il nostro impegno a rendere la sanità abruzzese un’eccellenza – ha proseguito Marsilio - si tratta infatti di un investimento che guarda al futuro, mettendo al centro le persone e le loro esigenze, in una visione di sanità efficiente, sostenibile e innovativa. Un terzo delle risorse economiche previste è già disponibile nelle casse regionali. Per la parte restante cerchiamo di reperire ulteriori finanziamenti, se necessario, si farà ricorso all’accensione di un mutuo, assicurando così la completa copertura dei costi.”

Tra le caratteristiche principali: un’integrazione armoniosa con l’ex sanatorio storico (Lotto 3), il recupero di edifici per nuove funzioni, come un nido aziendale, e spazi verdi pensili. Il parcheggio multipiano, attualmente capace di ospitare 675 veicoli, sarà ampliato fino a 989 posti auto a cui vanno aggiunti altri 424 posti auto a raso dislocati in tutta l’area ospedaliera.

La costruzione del nuovo ospedale avverrà in diverse fasi. Questi i tempi di realizzazione:

30 mesi per fasi amministrative e progettazione

15 mesi per la risoluzione delle interferenze e realizzazione dei primi corpi di fabbrica di servizio e della nuova centrale termica

42 mesi per la realizzazione del nuovo ospedale e recupero del Lotto3

6 mesi per arredi attrezzature, tecnologie sanitari, trasferimenti e inizio operatività

6 mesi demolizione Lotto 1

15 mesi recupero e reintegrazione urbana delle aree di sedime del Lotto1


“Il nuovo Ospedale di Teramo - ha spiegato l’assessore Nicoletta Verì - è un progetto che pone al centro la riorganizzazione dell’offerta sanitaria, attraverso la creazione di una struttura dotata di percorsi assistenziali integrati, tecnologie diagnostiche avanzate e spazi pensati per ottimizzare i flussi dei pazienti. E’ il risultato di una programmazione sanitaria che guarda non solo al miglioramento dell’efficienza operativa, ma anche alla sostenibilità e alla qualità delle cure, con un’attenzione particolare alla sicurezza e al comfort del paziente. Rappresenta non solo un segnale di attenzione concreta verso la sanità locale, ma anche una visione di lungo termine per la salute pubblica in Abruzzo, grazie alla collaborazione tra istituzioni e operatori del settore.”

“L’ospedale di Teramo –- sarà un ospedale hub per acuti e per intensità di cure - ha aggiunto il direttore Di Giosia - altamente tecnologico, flessibile e rispondente alle nuove linee di indirizzo in tema di edilizia e organizzazione sanitaria. Nella nostra idea sarà un grande nuovo ospedale in città, un ospedale che farà grande la nostra sanità.
Soprattutto, ci tengo a sottolinearlo, non sarà un quarto lotto dei complessi già esistenti. Sarà un ospedale nuovo, grande e completamente autonomo. Costituirà, con i presidi di Atri, Giulianova e Sant’Omero una rete integrata di assistenza ospedaliera per acuti sull’intero territorio provinciale, una rete efficiente, flessibile e attrattiva. In conclusione vogliamo realizzare una struttura ospedaliera che dovrà essere all’avanguardia per i prossimi 50 anni e quindi essere attrattiva per gli operatori sanitari di eccellenza ma anche per i malati in tutto il Centro Italia”.