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Questa mattina i Consiglieri regionali Dino Pepe e Giovanni Cavallari, accompagnati dal Sindaco di Sant’Omero Andrea Luzii (componente del Comitato Ristretto dei Sindaci), si sono recati in visita ispettiva all’ Ospedale Val Vibrata di Sant’Omero. 

CAVALLARI_PEPE.jpegVisita_ispettiva_SantOmero.jpegWhatsApp_Image_2025-02-14_at_13.46.04_1.jpegWhatsApp_Image_2025-02-14_at_13.46.04_2.jpegSono stati accolti dal Direttore Amministrativo Franco Santarelli e dal Direttore di presidio Guido Angeli.

Nell’ambito della visita è stata effettuata anche una verifica delle segnalazioni pervenute da un cittadino vibratiano e oggetto dell’attenzione della Commissione di Vigilanza Regionale.

“Ringraziamo tutti gli operatori sanitari per la professionalità e disponibilità che ci hanno permesso di avere un confronto con i responsabili di ogni reparto mettendo in evidenza luci e ombre, punti di forza e di debolezza dell’intero nosocomio vibratiano. 

L’ospedale di Sant’Omero è un presidio di frontiera e in quanto tale rappresenta il primo argine per il contrasto alla mobilità passiva che, alla luce dei dati pubblicati nei giorni scorsi dall’Istituto Gimbe, è sempre di più un costo per la sanità abruzzese (oltre 100 milioni l’anno), schiacciata da una pesante migrazione di cittadini  alla ricerca di una sanità migliore” scrivono in una nota i Consiglieri Pepe e Cavallari.

“In questo contesto si è incardinata anche la discussione sulla recente eliminazione (come previsto dalla Legge Regionale 60 del 2023 e attuata dalla Asl con delibere 1985/24 e 69 /25 del 17 gennaio) dell’unità operativa complessa (UOC) di Ostetricia e Ginecologia. La legge regionale, approvata da Marsilio e i suoi,  purtroppo, prevede anche l’eliminazione dell’Unità operativa complessa di Chirurgia. 

Nella legge di riordino l’unico ospedale della provincia di Teramo a perdere delle UOC è stato l’ospedale di Sant’Omero. Addirittura, in ambito regionale, il punto nascita di Sulmona con meno di 200 parti l’anno conserva il primario e la UOC. Sant’Omero, invece, con oltre 600 parti all’anno, perde la UOC e il primario” proseguono i due Consiglieri del Patto per l’Abruzzo.

“Abbiamo di nuovo evidenziato la necessità di ripristinare le UOC oggetto dell’eliminazione e continueremo a monitorare l’andamento della programmazione sanitaria, confidando in una revisione attraverso l’atto aziendale e soprattutto nelle linee guida che l’assessorato sta predisponendo.

Ciò che ci sta a cuore è  che  il servizio sanitario e in particolar modo in quest’area di “frontiera” della Val Vibrata venga valorizzato e implementato, e non declassato,  con risorse umane e nuovi investimenti” concludono Cavallari e Pepe.