Con lo spostamento della dispensazione dei farmaci antidiabetici a base di gliptine dalla distribuzione diretta alla distribuzione nelle farmacie del territorio “abbiamo rafforzato il diritto dei cittadini, in particolare pazienti cronici ed anziani, ad accedere più facilmente ai farmaci e abbiamo valorizzato il ruolo della farmacia nella promozione dell’aderenza terapeutica, contribuendo a una maggiore appropriatezza e costanza nelle terapie”.
Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in apertura del Convegno “Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma”. L’evento si è tenuto ieri al Ministero della Salute per tracciare un bilancio a un anno dalla Legge che ha introdotto la nuova modalità di distribuzione per le gliptine. La stessa norma prevede che entro il 30 marzo di ogni anno, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) stabilisca una nuova classe di medicinali da spostare dalla dispensazione in ospedale o in DPC a quella nelle farmacie del territorio.
Significativo il dato del risparmio valutato dall’Aifa. Oltre all’impatto sociale di valore della norma, che evita spostamenti a persone spesso con più patologie o a loro caregiver costretti, così, a perdere giornate di lavoro, la Legge ha portato a un risparmio per lo Stato di 9,5 milioni di euro, a fronte di 70 milioni previsti come spesa. Complessivamente, in un anno le farmacie hanno dispensato due milioni di confezioni di antidiabetici a base di gliptine.
In un videomessaggio, il presidente dell’Aifa, Robert Nisticò, ha sottolineato che la riclassificazione “è stata fatta sulla base di evidenze scientifiche. Le gliptine sono farmaci di largo impiego, con un profilo rischio/beneficio estremamente favorevole e la riclassificazione ha portato a una maggiore aderenza terapeutica: favorirla attraverso canali distributivi che vadano verso la prossimità del paziente è sicuramente importante”. A margine dell’incontro, ai microfoni di Federfarma channel, il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha riassunto i vantaggi della legge: “Le farmacie ospedaliere non sono presenti uniformemente sul territorio e non assicurano gli stessi orari di apertura delle farmacie del territorio, che sono, invece, distribuite capillarmente in forza della pianta organica – ha sottolineato Gemmato -. Con la norma diamo la possibilità ai pazienti pluripatologici, spesso anziani, di avere un facile accesso ai medicinali di cui hanno bisogno e a distanza di un anno possiamo guardare ai prossimi spostamenti con serenità”. E in chiusura del convegno, il Sottosegretario avanza una richiesta alla rete delle farmacie, ovvero di dare la loro disponibilità a distribuire in Dpc i medicinali per le malattie rare. Questo passaggio, secondo Gemmato, “avrà un impatto positivo per due milioni di pazienti attualmente affetti da patologie rare in Italia e per le loro famiglie, che sono tra le persone più fragili”.