“Gravi criticità affliggono il Servizio di Emergenza Territoriale 118 nella nostra Regione”. Lo denuncia la Uil sanità scrivendo una lettera ai vertici della Regione. “La cronica carenza di Medici sta mettendo a dura prova il sistema di emergenza, l’insufficienza del personale Medico sta portando ad una riduzione delle postazioni “medicalizzate” con turni di lavoro stancanti e ripercussioni sulla qualità dell'assistenza, intesa come disuguaglianza territoriale nei servizi poiché tale diminuzione non assicura in tutte le aree del territorio regionale l’assistenza sanitaria di un medico - accusano Mario Marini e Alfiero Di Giammartino - gli operatori del 118 svolgono un ruolo cruciale nella gestione delle emergenze, ma sono spesso sottoposti a condizioni di lavoro difficili, senza un adeguato riconoscimento economico e contrattuale. Riteniamo utile migliorare la formazione specifica di tutto il personale Tecnico e Sanitario in modo capillare su tutto il territorio regionale. La gestione della situazione attuale risulta difficoltosa sia per il personale operante che per i cittadini abruzzesi che necessitano di un servizio di emergenza efficiente e tempestivo. Riteniamo opportuno sia l’incremento delle risorse per l’adeguamento e la riorganizzazione territoriale del servizio che il riconoscimento di incentivi economici e normativi per gli operatori dell’emergenza-urgenza. Alla luce di quanto esposto, chiediamo con urgenza un incontro per discutere le possibili soluzioni e avviare un percorso condiviso volto al miglioramento del Servizio 118 in Abruzzo,nell’ottica di apportare un contributo reale alla discussione e nella convinzione che sia necessario confrontarsi per prevenire future problematiche. Restiamo in attesa di un riscontro e confidiamo in un pronto intervento per tutelare la salute dei cittadini e le condizioni di lavoro del personale sanitari”.