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L’Abruzzo si conferma tra le regioni italiane più resilienti e sostenibili sul fronte sanitario. A dirlo è lo studio nazionale “Livelli di tutela della Salute: le Performance Regionali – XIII edizione 2025”, realizzato dal C.R.E.A. Sanità dell’Università di Roma “Tor Vergata” e presentato questa mattina nel capoluogo abruzzese.

Il rapporto certifica un miglioramento significativo nelle aree del Mezzogiorno, con l’Abruzzo che, subito dopo la Campania, fa segnare l’incremento più rilevante dell’ultimo quinquennio: +8 punti percentuali. La regione raggiunge così un livello di performance intermedio, pari al 35% di quella massima, entrando nel gruppo delle nove regioni che superano il test di resilienza e sostenibilità insieme a Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e Umbria.

TRA CRESCITA E CRITICITÀ

Lo studio mette in evidenza progressi sul piano della continuità dei servizi e della sostenibilità del sistema, mentre restano margini di miglioramento nell’assistenza territoriale, nell’equità di accesso e nell’integrazione socio-sanitaria.

Il livello medio di soddisfazione dei cittadini nei confronti del Servizio sanitario regionale si attesta a 6,4 su 10, in linea con la media nazionale. Significativi i dati di correlazione tra performance e gradimento: 0,79 per l’assistenza ospedaliera e 0,80 per quella ambulatoriale. Più bassa (0,55) la correlazione nell’area sociale e della non autosufficienza. Positivo anche l’indicatore della qualità della vita, pari a 0,918, il più alto tra le regioni del Centro-Sud.

LE REAZIONI

“L’Abruzzo viene riconosciuto tra le Regioni resilienti e sostenibili – ha commentato il presidente Marco Marsilio –. È un risultato che premia gli sforzi degli ultimi anni e conferma la bontà delle scelte compiute. Ora la sfida è garantire equità nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale, considerando anche la complessità dei territori interni e montani”.

Soddisfatta anche l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, che ha parlato di “un salto di qualità che ci porta tra le posizioni più alte in Italia, quando in passato l’Abruzzo era in fondo alla classifica”. L’assessore ha sottolineato i progressi nella sanità di prossimità, nella rete ospedaliera e territoriale e nella riduzione delle liste d’attesa, soprattutto per urgenze e prestazioni brevi.

UNO SGUARDO AL FUTURO

Lo studio del CREA Sanità restituisce dunque l’immagine di una regione in crescita, con risultati incoraggianti ma anche con sfide ancora aperte. “In sanità non bisogna mai fermarsi – ha ribadito Verì –. Servono più risorse e una distribuzione più equa dei fondi. Su questo il Presidente Marsilio è impegnato quotidianamente nelle sedi istituzionali”.