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All’Università degli Studi di Teramo prende il via la quarta edizione del One Health Award, l’appuntamento internazionale promosso dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (IZSAM) e dedicato alla Salute Unica, il paradigma che mette in relazione uomo, animali e ambiente.

Il titolo scelto per quest’anno, “Nuove Geografie”, è un invito ad ampliare lo sguardo sulle trasformazioni globali che ridisegnano il rapporto tra salute, società ed economia. Un modo per leggere il mondo contemporaneo nella sua complessità, dove i confini tra discipline e problemi diventano mobili, porosi, interconnessi.

Nato come spazio di confronto sulle zoonosi e sulla gestione integrata delle malattie infettive, il progetto One Health One Earth si è evoluto negli anni fino a includere nuove sfide globali: i cambiamenti climatici, l’inquinamento, la circolazione dei patogeni vegetali dovuta alla globalizzazione e l’impatto economico dell’antimicrobico-resistenza.
Un approccio che chiama in causa saperi diversi — ecologia, sociologia, antropologia, neuroscienze, urbanistica e politica ambientale — per costruire una mappa più ampia e condivisa della salute del pianeta.

Il focus della giornata inaugurale è stato dedicato alle “geografie del cambiamento”: i confini materiali e immateriali che influenzano la nostra esistenza. Tra i temi affrontati, anche il rapporto tra guerre, salute ed epidemie, a testimoniare quanto la salute globale sia ormai intrecciata agli equilibri geopolitici e ambientali del pianeta.

“La sfida oggi – è il messaggio di fondo del One Health Award – è cercare un equilibrio per la sopravvivenza comune, puntando su un’idea di Salute Unica che unisca uomini, animali e ambiente.”

Nel corso della due giorni, esperti e ricercatori internazionali si confronteranno a Teramo per tracciare nuove rotte della conoscenza e riflettere su come la salute possa essere interpretata in modo più integrato e sostenibile, in un mondo dove le crisi ambientali e sanitarie non conoscono più confini.