Nei week end di novembre si terranno una serie di “due giorni” dedicata alle visite specialistiche, con l’obiettivo di ridurre le liste d’attesa. L’iniziativa segue quella di ottobre, durante la quale sono stati effettuati oltre 400 ecodoppler alle carotidi.
A partecipare saranno, in regime istituzionale, le équipe dei seguenti reparti: Urologia, Oculistica e Cardiologia all’ospedale di Teramo; Cardiologia ad Atri, Sant’Omero e Giulianova; Medicina ad Atri (visita cardiologica, eco ed Ecg); Ortopedia a Teramo, Giulianova e Sant’Omero; Endocrinologia a Teramo e Atri; Otorino, Senologia e Dermatologia a Teramo; e il Nucleo cure primarie di Mosciano, con visite cardiologiche, eco ed Ecg.
Nel “week end taglia file” sono previste oltre 500 visite, distribuite tra la mattina e il pomeriggio, che coinvolgeranno i quattro ospedali della provincia e il Ncp di Mosciano.
L’arruolamento dei pazienti avviene secondo i criteri previsti dalla normativa, seguendo l’ordine cronologico di prenotazione e la classe di priorità, attingendo dalle liste d’attesa già esistenti. Non è possibile presentarsi spontaneamente negli ambulatori: i pazienti vengono contattati direttamente.
“Si tratta di iniziative straordinarie in cui si chiede un grande sforzo al personale, che nell’orario di servizio svolge queste prestazioni”, spiega il direttore sanitario Maurizio Brucchi.
“Queste attività – aggiunge il direttore generale Maurizio Di Giosia – sono solo uno dei diversi filoni su cui agiamo per contenere il fenomeno. Le liste di attesa restano un problema, ma, come dimostrato dalla ‘due giorni’ sulle carotidi, oltre il 50% delle prestazioni richieste risultavano inappropriate, perché mancavano le corrette indicazioni. Oltre ad aumentare l’offerta di prestazioni, bisogna quindi lavorare sull’appropriatezza prescrittiva. È uno dei temi più ricorrenti negli incontri del sabato con i medici di medicina generale, che ringraziamo per la collaborazione. Così come ringraziamo tutto il personale coinvolto in questi ‘week end taglia file’, che operano in regime ordinario. Contiamo di proseguire con queste iniziative, compatibilmente con le risorse disponibili, perché ci aiutano concretamente a tamponare il problema”.

