Roseto/Il direttore Fagnano visita la Asl e Radiosanit
Questa mattina il Direttore Generale della Asl di Teramo, Roberto Fagnano, è stato in visita presso il comune di Roseto degli Abruzzi. Su invito del primo cittadino rosetano, Enio Pavone, il Direttore è stato ricevuto in Municipio, dove ha conosciuto la Giunta ed i rappresentanti dell’Amministrazione comunale.
La delegazione si è poi recata in visita presso il Distretto sanitario di base di Roseto degli Abruzzi dove la Dirigente, Dott.ssa Luana Portanti, ha mostrato la struttura e ha presentato al Direttore Generale personale e medici, illustrando le peculiarità e le criticità del distretto. Il giro è poi proseguito presso le strutture sanitarie convenzionate presenti sul territorio, ovvero il laboratorio di analisi “Clinilab” e la clinica “Radiosanit”. Qui la delegazione ha potuto visitare le due strutture ed incontrare titolari e personale medico.
Al termine del giro sul territorio comunale il Sindaco Pavone ed il Direttore Generale Fagnano hanno visitato la struttura della Croce Rossa ed il Consultorio.
“Voglio ringraziare il Direttore Generale per aver accettato il nostro invito ed averci onorato della sua presenza – ha sottolineato il primo cittadino rosetano, Enio Pavone – ci tenevamo a fargli conoscere il nostro territorio, il Distretto Sanitario di base e le strutture convenzionate con la Asl. Sono convinto che potrà nascere una proficua collaborazione tra il nostro comune e l’Azienda sanitaria locale che porterà indubbi vantaggi per tutto il territorio e la cittadinanza”.
“E’ stato per me un grande piacere essere qui oggi a Roseto degli Abruzzi e scoprire questo territorio – ha dichiarato il Direttore Generale della Asl di Teramo, Roberto Fagnano – al mio arrivo in questa azienda ho trovato una situazione tranquilla ed una buona sanità, l’obiettivo che mi sono prefisso è quello di lavorare per migliorare sempre più la situazione investendo sul territorio ed i suoi bisogni, operando per abbattere quei problemi che purtroppo ci sono, a cominciare dalla mobilità passiva”.