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ospedale_teramo Dopo gli ultimi rilievi del Consiglio di Stato il regolamento sui nuovi standard ospedalieri, sul quale Governo e Regioni avevano raggiunto l'accordo lo scorso agosto, e' stato trasmesso per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Con l'applicazione delle nuove norme, sono 3 mila i posti letto in meno che ci saranno in Italia negli ospedali. Il primo importante effetto sarà quello di una sforbiciata di 3.000 letti, in base ai nuovi standard del 3 per mille per i malati acuti e dello 0,7 per mille per la lungodegenza e riabilitazione. In tutto in Italia, secondo i dati Istat, ci sono 210.406 posti letto (quelli pubblici e quelli privati accreditati). Confermate le novità per le case di cura private: dal primo gennaio 2017 non potranno più essere accreditate quelle con meno di 60 letti per i malati acuti, tranne per le monospecialistiche che saranno oggetto di valutazioni delle singole Regioni. Altra attesa novità quella sugli ospedali gestiti dagli infermieri: avranno dai 15 ai 20 posti letto e l'assistenza medica sarà assicurata da medici di medicina generale o pediatri o da altri medici dipendenti o convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale secondo criteri che saranno scelti a livello locale. Questi ospedali faranno capo ai distretti sanitari.