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Screenshot_2023-02-01_alle_07.57.42.pngUna volta, a litigare sulla scuola, erano gli studenti. Quelli del Classico si sentivano superiori a quelli dello Scientifico. Quelli del Geometri si sentivano superiori a quelli del Ragionieri. Quelli dell’Iti si sentivano superiori a quelli del professionale dell’Artigianato. Tutti si sentivano superiori a quelli dell’Agrario. 

Una volta.

Però il Mondo cambia, i ragazzi cambiano, sono saltate tutte le convinzioni antiche, retaggio di un’Italia scomparsa, e i ragazzi di oggi, nella loro visione “fluida” del Mondo, non fanno più distinzioni. Per fortuna. Per loro una scuola vale l’altra, contano le inclinazioni e i caratteri, le personalità e le vocazioni, più che l’ingresso della scuola che varchi ogni mattina.

Però, siccome qualcuno deve pur litigare, ci pensano le presidi.

E lo fanno su facebook.

È bastato un post della preside del Milli, Manuela Divisi, a scatenare la reazione delle colleghe, con colpi di fioretto e qualche sciabolata che, comunque, dimostrano quanto le dirigenti scolastiche tengano ai loro istituti.

La Divisi posta infatti lo screenshot di un articolo che titola “Scuola, i licei sono i preferiti, ma cala il classico. Crollano i professionali”, e poi un lembo del sommario: “Exploit del liceo delle scienze umane…”.

Come il Milli, appunto.

Le prime timide risposte sono dei genitori, che difendono le loro scelte, poi arriva il colpo di fioretto della preside del Classico, Loredana Di Giampaolo che posta un inequivocabile “Non multa, sed multum”, come dire: non c’è bisogno di fare molte cose, ma di fare molto bene. Declinato in scolastichese: meglio poco studiato tanto, che tanto studiato poco. La Divisi replica, ma rispondendo ad un altro commento, anche se è chiaro il riferimento alla preside del Delfico “Tutte le scuole hanno qualità e più o meno quantità”.

A sciabolare, sui licei (che siano del tanto o del poco) ci pensa la preside del Di Poppa Rozzi, Caterina Provvisiero, che se la prende direttamente con l’articolo evocato dalla Divisi, smentendolo: “Comunque in controtendenza l’Istituto alberghiero Di Poppa Rozzi non è crollato”, e poi la seconda sciabolata, terribile, direttamente alle colleghe “…Inoltre aspettiamo i numerosi studenti che durante l’anno chiederanno di cambiare scuola! A titolo  informativo quest’anno abbiamo ricevuto circa 70 studenti provenienti da altri istituti”.

Come dire… in tanti partono liceali… ma arrivano cuochi.