RISPETTO, la parola che stamattina riecheggiava nel centro storico cittadino, quando gli studenti dell’Istituto Comprensivo Savini San Giuseppe San Giorgio hanno riempito Piazza Martiri, sensibilizzando la città con la loro presenza sui temi della non violenza e del contrasto di ogni forma di discriminazione e prevaricazione. Gli studenti delle classi 3° 4° e 5° della Scuola Primaria e delle classi 1° della Secondaria insieme ai docenti con indosso un nastro blu, simbolo della lotta al bullismo, hanno intrapreso un flash mob, tipica azione collettiva a carattere ludico ma anche di protesta contro ogni forma di aggressività e prepotenza, violenza fisica, psicologica, verbale, fenomeni ai quali purtroppo assistiamo nelle scuole (e non solo), sulle note del brano di Marco Mengoni “Esseri umani” attirando l’attenzione dei presenti. “Oggi la gente ti giudica/Per quale immagine hai/Vede soltanto le maschere/E non sa nemmeno chi sei…”.
Una giornata importante quella di oggi, 20 Gennaio, istituita in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo (Legge 17 Maggio 2024, n° 70) dedicata al rispetto degli altri, valore fondamentale che implica attenzione e cura verso il prossimo e la necessità di riconoscere la dignità e il diritto di ciascuno. In fondo la canzone parla di questo, di una società egoriferita e incapace di tendere all’altro, di quanto sia fondamentale superare le apparenze. La scuola, e in particolare l’Istituto Comprensivo Savini San Giuseppe San Giorgio diretto dalla Dott.ssa Adriana Sigismondi, attraverso iniziative di questo tipo, ricordiamo le Edizioni di “Giovani costruttori del benessere” in collaborazione con la Asl di Teramo, gli incontri con la polizia postale, la concretezza di momenti condivisi in barba a parole vuote e teoriche, mira ad aumentare ed educare a comportamenti, parole e atteggiamenti che non danneggino il prossimo, anzi lo accolgano, certi che l’ascolto e l’accettazione siano le basi da gettare per future relazioni sane ed equilibrate. Rispetto dunque, per ogni forma di vita.
Chiara Materazzo