Piazza Martiri pienissima, sold out da 5mila persone, più il contorno esterno, per i Litfiba venuti a firmare l’ultima tappa del loro “ultimo girone” dell’Inferno, quello più caldo, quello più rock. Piero Pelù e Ghigo Renzulli incrociano ancora una volta, l’ultima in assoluto dicono, il microfono e la chitarra per portare il pubblico in un viaggio durato 40 (+2) anni di carriera. Sul palco teramano i Litfiba hanno portato omaggi ad amici come Ringo De Palma (il batterista della formazione originale, scomparso nel 1990), il Candelo Cabezas (il percussionista scomparso nel 1997) e Erriquez della Bandabardò(morto nel 2021). E non manca nemmeno un ricordo di Kurt Cobain, su “Lo spettacolo” come hanno affermato: <<Quella canzone nacque dal suicidio di Cobain. Fu uno shock incredibile, un genio musicale come lui. Il grunge è stato un genere devastato dai suicidi, delle perdite clamorose. Evidentemente tutti con delle infanzie devastate. Il suo suicidio mi ha dato lo stimolo a dire ‘non sono d’accordo con il suo gesto’. Sono contrario ad una scelta così estrema, specialmente quando si hanno dei figli. Anche nel momento in cui faremo il nostro ultimo concerto insieme ci diremo ‘lo spettacolo deve ancora cominciare’>>.