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Ieri pomeriggio presso la sala polifunzionale della Provincia di Teramo, grazie al personale impegno del Maestro Marco Traini, la Città di Teramo ha avuto l'impagabile privilegio di ospitare il M° Antonio Juvarra, certamente il massimo esperto di tecnica vocale in Italia, vale a dire il migliore maestro di Belcanto italiano, quindi del mondo. Juvarra, prima di dedicarsi esclusivamente all'insegnamento, si è formato con personalità del calibro di Carlo Bergonzi e cantato nei più importanti teatri italiani tra i quali la Scala di Milano, l'Arena di Verona, la Fenice di Venezia e il Massimo di Palermo, scritturato dai massimi direttori d'orchestra, tra i quali Riccardo Muti e Giannandrea Gavazzeni. Conosciutissimo anche all'estero dove ha avuto modo di operare, sotto la direzione di Julius Rudel, nella Grosse Halle di Amburgo e nel Teatro dell'Opera di Bonn. E numerose sono le sue registrazioni per la Rai, per la Radio Nazionale Francese e per la Radiotelevisione Svizzera.

La sua attività accademica ha portato alla luce diverse ricercatissime pubblicazioni, trattati oggi imprescindibili per lo studio del Belcanto: Il canto e le sue tecniche, edito da Ricordi nel 1987 e adottato come testo di studio in quasi tutti i conservatori italiani ma anche all'estero; Lo studio del canto, edito da Ricordi nel 1999 e recentemente tradotto in tedesco; Riflessioni figurate sul canto, edito da Armelin nel 2002. Juvarra è inoltre autore di molti saggi e articoli apparsi su riviste musicali di settore.

Ecco tutto questo il M° Antonio Juvarra ha offerto ai molti intervenuti all'evento, professionisti e appassionati del Belcanto, del cantare bene, nella sua Lectio Magistralis di due ore dove è stato capace, con naturalità, di calamitare l'attenzione degli astanti che hanno per questo seguito in religioso silenzio le parole del Maestro per la difesa della più alta tradizione musicale italiana, patrimonio dell'intera umanità: il Belcanto italiano appunto; azione quella di Juvarra ultratrentennale simile a quella di un archeologo che tenta di riportare alla luce una testimonianza culturale sommersa da quasi duecento anni di equivoci e "invasioni di campo" da parte di pseudo scienze musicali, in particolare di foniatri, quindi di medici che vorrebbero insegnare all'uomo come cantare, vale a dire come tradire quella che è una qualità naturale dell'uomo, e solo dell'uomo, che in nessun modo si può tecnicizzare, codificare la voce umana, come se l'uomo fosse in grado di governare sue particolarità anatomiche di cui però non ha coscienza né possibilità di governo di quei suoi propri servomeccanismi naturali – faccio qui mio, sintetizzando, sicuramente impoverendo, il nucleo principale della Lectio Magistralis.

Il M° Antonio Juvarra, quindi, con naturalezza, semplicità, lucidità e chiarezza, vale a dire con la piena vocazione del filosofo, cioè di colui che ragiona sull'esperienza, ha offerto con passione il suo dire promettendo di tornare.

Ieri la Città di Teramo è stata messa al centro della tradizione belcantistica italiana quindi al centro della cultura musicale mondiale.

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