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WhatsApp_Image_2023-07-04_at_19.25.46.jpegPer il 50° dell'Interamnia World Cup, Teramo non guarda solo in campo, ma cammina a testa alta puntando gli occhi al cielo. Per un tratto di Corso Cerulli, infatti, sventolano 7 bandiere che sono vere e proprie opere d'arte, simbolo della storia del mondo intero per raccontare le battaglie di cui l'arte si fa portavoce e manifesto.
"I sette artisti hanno creato ad hoc per l'occasione opere bifrontali" spiega la curatrice Marcella Russo "che si possono apprezzare percorrendo il tratto di strada in entrambe le direzioni. Istallazioni urbane che verranno accompagnate da una performance live all'alba del 13 luglio."
A occuparsi di questa è Giovanni Gaggia, artista marchigiano che in merito alla sua idea racconta "Tutti riconoscono inclusività allo sport, ma è davvero così? Quanti uomini ci sono che possono realmente manifestare la loro sessualità in determinate nazioni o determinati ambiti aportivi? Alle 5:39 di giovedì 13 artisti salteranno per 71 nazioni, tante quante quelle in cui l'omosessualità è un reato, per dare un segnale forte all'abbattimento delle barriere."
Dal 4 al 15 giugno, quindi, il motto di Teramo sarà occhi al cielo e testa alta, gambe in campo e cuori uniti intorno al mondo.

ASCOLTA QUI GIOVANNI GAGGIA E MARCELLA RUSSO

Servizio di Eugenia Di Giandomenico