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 Bollax

Nella prima notte di ritrovata brezza,Piazza Martiri si fa salotto per accogliere la magia del concerto di Stefano Bollani. Rinviato di una settimana, per un lutto familiare dell’artista, l’evento della Riccitelli, che segna di fatto l’apertura di Teramo Natura Indomita, viene accolto da una piazza sold out, pronta ad emozionarsi per i virtuosismi pianistici dell’artista “dai mille talenti”, come lo definisce la presidente della Riccitelli, Alessandra Striglioni ne’ Tori, presentandolo. Una ragazza, seduta in platea, confessa all’amica “Non sono qui per seguire la musica… voglio vedere le mani”… ed è un gran bel vedere. Bollani tesse una tela di note, non suona, il suo è un affresco musicale, un po’ giocato sul palato facile di un pubblico meno “classicista” (tra i puristi c’è chi storce il naso) ma il talento è enorme, ed anche la capacità di offrirlo al pubblico. Chi si aspettava un Bollani gigioneggiante, come nel suo fortunatissimo “Via dei matti numero zero”, appuntamento fisso televisivo, scopre in realtà il Bollani più musicista… parlerà solo dopo una ventina di minuti di spettacolo, e giusto il tempo per spiegare che si tratta di composizioni di un artista vivente, Bollani, poi si torna con le mani sulla tastiera, per un viaggio nel nuovo disco, del quale offre un suggestivo “Argentata”. Poi, sarà il momento degli omaggi.. mentre pubblichiamo queste righe, la notte si riempie delle note di Nino Rota con la sua eterna colonna di  “8 e mezzo”… la brezza adesso sembra un vento magico …

 

 

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