Quando tutto sembrava perso, questa mattina l’associazione pinetese commercianti ha divulgato, quasi a sorpresa, le locandine per la Vigilia di Natale e per il Capodanno. Un cartellone eventi di tutto rispetto. Si parte infatti la viglia di Natale con un trittico di eventi con musica intrattenimento e mostre. La Via D’Annunzio, dalla chiesa all’ex Hotel Garden, sarà infatti pedonalizzata fino alle 03 di notte per permettere ai locali quello che oramai possiamo definire il “rito musicale della vigilia”. Il Bar Mery di Vito Coppa organizza un aperitivo cenato con i ragazzi di Disco Sentimento, un fantastico remake vinilico degli intramontabili pezzi italiani senza perdere d’occhio le hit del momento.“Schiuma” propone “Mery Xmas” con uno scatenato dj set di Brody, Riccardo Cilli, Zen Su e Bandee. Al Centrale, davanti alla pista di pattinaggio su ghiaccio, suonerà Tiziano Ruggine con un’ottima soul music. Per l’occasione rimarrà aperta la bellissima mostra di presepi. Non mancherà l’animazione lungo la luminosa isola musicale. Ma il dato che ancor più rincora gli abitanti di Pineto è che, dopo il successone dell’anno scorso, torna il Capodanno in Piazza. Tre dj accompagnano la serata dalle 23 fino a notte fonda: Federico Di Sante, residence dj de Il Gattopardo e del rinato Plaza, il giovanissimo dj Martin che da quest’Estate a soli 11 anni spopola e poi Gianni Ciacci, annoso esperto di dance 80 – 90 e 2000. Tanta buona musica, tanta animazione, nel contorno del Bar Centrale aperto con il cenone e dei vari ristoranti del centro. Apero fino a notte fonda anche il pattinaggio su ghiaccio. Di certo, quello che sembrava doveva trasformarsi in un lugubre Natale e Capodanno ha ripreso d’impeto vita. Lo stesso commissario prefettizio, Roberta Di Silvestro, ha visto di buon occhio i due eventi concedendo, con il bene placido del comandante della Polizia Locale pinetese Giovanni Cichella, il nulla osta alla musica fino alle 3 di notte. Dunque anche quest’anno ci si prepara ad un coreografico pienone per la Viglia e per il Capodanno.
Mauro Di Concetto