Emozione pura. In un evento, già di suo, emozionante come la Perdonanza, Renato Zero è la pennellata rubata al sogno. Non solo per le sue canzoni, che dona alla piazza sulle note di un'orchestra e un coro, ma per le sue parole, quando, ricevendo un premio, invita i cittadini a riprendersi le piazze, a tornare a fare politica dal vivo, a far sentire le loro voci alla politica... ed è un invito a liberarsi dalla schiavitù dei social.
The Kolors, Malika Ayane, Colapesce Dimartino, Tiromancino, Gianluca Terranova e appunto il grande ritorno di Renato Zero hanno incantato ieri sera la erdonanza Celestiniana numero 730, sotto la direzione artistica del maestro Leonardo De Amicis. Una scaletta fitta e intensa con i maggiori successi degli straordinari artisti scelti per L'Aquila.
La serata si è aperta con un monologo su Celestino con l'orchestra impegnata nell'esecuzione di vari brani e lo schermo con immagini dell'eremo del Morrone e di Celestino con un corteo composto dal coro con delle candele ad illuminare il buio. Ad aprire le danze Malika Ayane con i suoi successi più importanti come Senza fare sul serio e Ricomincio da qui. È stata la volta poi del tenore Gianluca Terranova che ha incantato il pubblico presente con L'immensità. Le esibizioni sono state accompagnate da monologhi introdotti tutti da parole chiave perché l'obiettivo è stato lanciare un messaggio attraverso la musica. Sul palco poi i The Kolors che hanno proposto successi come Un ragazzo e una ragazza, Karma, Italodisco e con Wish you were here.
Amico, Resisti, Più su, i brani più celebri del grande Renato Zero che come sempre, al suo ritorno in città, ha speso parole d'amore dal palco per L'Aquila e ha emozionato come solo lui riesce a fare. La coppia Colapesce Dimartino ha fatto ballare e divertire il pubblico con Splash, Musica leggerissima, Bandiera Bianca. Un ritorno in città per i Tiromancino dopo l'ultimo concerto in Piazza Duomo. Per loro i brani più conosciuti di una carriera strepitosa come
La descrizione di un attimo, Felicità presa in prestito da Lucio Dalla, Per me è importante, Due destini. Gli artisti sono stati accompagnati dall'orchestra sinfonica del conservatorio Casella.