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Franz_Di_Cioccio.jpgDa provocazione a scelta ufficiale. Franz Di Cioccio non si esibirà più in Abruzzo finché la Regione non farà marcia indietro sull’emendamento 14 alla legge regionale 47/2013 in materia di randagismo e benessere animale. Una decisione netta, che comporta anche l’annullamento della sua partecipazione al Moonjune Music Festival, in programma a luglio a Teramo.

Voce e batterista della PFM, abruzzese della Valle Peligna, Di Cioccio denuncia un quadro che – a suo giudizio – «si sta aggravando precipitosamente» sul fronte della tutela dei cani. A pesare è soprattutto quanto sta accadendo a Sulmona, dove l’amministrazione comunale non intende riaprire il canile di via Vicenne, orientandosi invece verso l’affidamento dei cani catturati sul territorio a strutture private esterne.

Una scelta che trova la ferma opposizione del Comitato Tutela cani peligni, secondo cui il ricorso ai canili privati «non può sostituire in modo stabile il canile comunale». In attesa della riapertura della struttura pubblica, il Comitato chiede che eventuali soluzioni temporanee rispettino standard rigorosi di welfare: box adeguati, presenza costante di personale qualificato e piena tracciabilità delle spese sostenute.

La richiesta centrale resta però una: riportare i cani «il prima possibile» nel canile comunale, che dovrà rimanere a gestione pubblica. Una scelta ritenuta indispensabile per garantire trasparenza amministrativa, controllo civico, promozione delle adozioni e una reale tutela del benessere animale.

Di Cioccio, fin dall’inizio vicino alle posizioni del Comitato, ribadisce anche la necessità di assicurare aperture al pubblico per almeno sei giorni a settimana, domenica compresa, con orari adeguati per consentire visite, attività di volontariato e favorire le adozioni. Tutti aspetti che, secondo i promotori della protesta, rischiano di essere fortemente ridimensionati dalle recenti modifiche normative regionali.

La mobilitazione intanto prosegue. Sabato prossimo, 27 dicembre, è in programma un sit-in pubblico in Corso Ovidio, dalle 11 alle 18. Durante l’iniziativa sarà avviata una raccolta firme per chiedere la rapida riapertura del canile comunale di Sulmona e il mantenimento della sua gestione interamente pubblica.

Una battaglia che intreccia cultura, diritti e politica, e che ora si arricchisce di un gesto simbolico forte: il silenzio musicale di uno degli artisti abruzzesi più noti, deciso a non tornare sui palchi regionali finché, sul benessere animale, non arriveranno segnali concreti di inversione di rotta.