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nucifora_52841Nel giorno della sentenza che inchioda il Teramo arriva anche il provvedimento sul deferimento dell’avvocato Enzo Nucifora, già direttore sportivo della Torres e della Samb, accusato di frode sportiva in relazione alla gara di Coppa Italia, Pisa-Torres. L’organo federale di giustizia sportiva ha disconosciuto l’esistenza della frode, ritenendo Nucifora responsabile solo di aver omesso di denunciare la scommessa sulla partita effettuata da altri soggetti. Per Nucifora il Tribunale Federale ha deciso per il minimo della pena: tre mesi di inibizione e 15mila euro di ammenda. In pratica un successo giudiziario che avrà valenza anche sul procedimento penale in corso a Catanzaro scaturito dalla inchiesta Dirty Soccer considerando che il Tribunale ha stabilito l’insussistenza dell’illecito sportivo e quindi del reato di frode sportiva e il non coinvolgimento dell’avvocato Nucifora. Riconosciuta l’assoluta estraneità del Direttore Sportivo, il Tribunale ha provveduto a restituire dignità a un professionista che ha vissuto 40 anni nel mondo del calcio che conta (serie A, B e C) costretto a vivere addirittura l’onta dell’arresto lo scorso 19 maggio. Il collegio difensivo, composto degli avvocati Enrico Pompei, Francesco De Minicis e Gaetano Aita, ha deciso di non proporre impugnazione alla sentenza, ritenendola satisfattiva degli interessi del proprio assistito.