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Il Teramo in Lega Pro con 6  punti di penalizzazione. E' questo il verdetto con il quale la Corte Federale d'Appello ha deciso di chiudere il caso di Savona-Teramo. La corte avrebbe riconosciuta la responsabilità oggettiva di Campitelli, mentre sarebbe caduta quella diretta. Per il club biancorosso è una soluzione migliorativa rispetto alla condanna di primo grado, ma certo sempre molto penalizzante rispetto a quello che era stato l'esito del campo, che aveva visto il Diavolo salire in serie B. Campitelli aveva lasciato il Bonolis intorno alle 21, quando della sentenza si avevano solo confuse indiscrezioni. L'Ascoli è invece in serie B. Anche il Savona, che era coinvolto nella stessa 'combine' con il Teramo, si è visto accogliere parzialmente il ricorso dalla Corte federale d'appello, rimettendo così piede in Lega Pro ma, come gli abruzzesi, sarà costretto a partire da -6 in classifica. Sia al Teramo che al Savona è stata inoltre inflitta un'ammenda di 30 mila euro. La Corte presieduta da Gerardo Mastrandrea ha parzialmente accolto il ricorso del presidente del Teramo, Luciano Campitelli, riducendo la sua inibizione da quattro a tre anni; è stata, altresì, mantenuta l'ammenda di 100 mila euro. Prosciolto, invece, il patron del Savona, Aldo Dellepiane, che era stato inibito in 1/o Grado per quattro anni e multato anche lui di 100 mila euro. Sentito sulla sentenza il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi dicbiara: "È una grande ingiustizia,  sono confuso...devo riflettere".   IMG-20150829-WA0017 IMG-20150829-WA0015 IMG-20150829-WA0011