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Il britannico Simon Yates ha conquistato la nona tappa del Giro d’Italia 2018, da Pesco Sannita a Campo Imperatore (Gran Sasso) di 225 km.

Il ciclista della Mitchelton-Scott mantiene la maglia rosa, che porterà martedì nella decima tappa, per il quarto giorno consecutivo, che partirà da Penne (Pescara).

Yates è il quarto atleta di Sua Maestà a vestire il simbolo del primato dopo Mark Cavendish (nel 2009, 2011 e 2013), Bradley Wiggins (nel 2010) e David Millar (nel 2011).

In totale, i britannici sono stati in Rosa per nove giorni fino ad oggi.

Yates ha battuto, in uno sprint ristretto, il francese Thibaut Pinot, secondo, con lo stesso tempo; il colombiano Esteban Chaves, terzo, con lo stesso tempo; Domenico Pozzovivo, quarto, a 4"; l'ecuadoriano Richard Carapaz, quinto, a 4"; Davide Formolo, sesto, a 10"; il neozelandese George Bennett, settimo, a 12"; l'olandese Tom Dumoulin, ottavo, a 12"; il colombiano Miguel Angel Moreno, nono, a 12"; Giulio Ciccone, decimo, a 24". Chris Froome e Fabiu Aru sono giunti sul traguardo con oltre 1' di ritardo e sono apparsi in grande difficoltà.

L'ultima volta del Giro a Campo Imperatore risale al 1999, ed è ricordata da molti, non solo appassionati di ciclismo, per la straordinaria vittoria di Marco Pantani.

Ed è proprio l'immagine del "pirata" che taglia il traguardo che è rimasta nell'immaginario collettivo: quel giorno Pantani, tragicamente scomparso, percorse i 26 chilometri tra Fonte Cerreto e Campo Imperatore in 53 minuti e 50 secondi, superando i 1.371 metri di dislivello alla media di oltre 29 chilometri orari, staccando tutti gli avversari. E il tratto di strada che da Fonte Cerreto conduce a Campo Imperatore è diventato la “Salita Marco Pantani”.

A salutare i ciclisti durante il loro passaggio nel borgo di Santo Stefano di Sessanio (L'Aquila), oggi, anche un gregge di pecore rosa e in occasione del Giro, sarà dedicata proprio alla tappa Pesco Sannita-Gran Sasso la puntata della trasmissione Viaggio nell’Italia del Giro che va in onda su Rai due.

Una tappa molto lunga e mossa caratterizzata soprattutto dalla lunghissima ascesa finale: Campo Imperatore, è una salita interminabile di quasi 45 chilometri spezzata da un falsopiano centrale tale che saranno aggiudicati un Gpm (Gran premio della montagna) a Calascio (primi 15 chilometri circa) e uno all'arrivo.

Gli ultimi 7 chilometri in forte ascesa. Si superano i 2000 metri su una strada di media ampiezza con alcuni tornanti e pendenza attorno al 9 per cento con picco massimo del 13 per cento. Ultimo rettilineo di 120 metri in asfalto con linea di arrivo larga 6 metri.

Il 14 maggio, giorno di riposo, tutta la carovana rosa del Giro d'Italia stazionerà in Abruzzo e i corridori renderanno omaggio alle persone che persero la vita nel resort di Rigopiano a Farindola (Pescara), spazzato via da una valanga il 18 gennaio del 2017.