È morto, in circostanze ancora del tutto da chiarire, Anthony Grundy, all’età di quarant’anni. Grundy, nato a Louisville il 15 aprile 1979, ha giocato a Teramo e a Ferrara nella nostra Serie A.
Play-guardia dalle eccellenti doti realizzative, Grundy è stato un autentico giramondo della pallacanestro. Dopo una carriera universitaria a North Carolina State ha iniziato a fare su e giù tra l’America e altri mondi, passando dalla Germania alle leghe minori degli States, da Israele al Venezuela, fin quando gli Atlanta Hawks gli offrono la possibilità di giocare 12 partite in NBA. Nel 2006-2007 ha effettuato l’approdo a Teramo, lasciata con 18.2 punti di media. I due anni successivi li ha trascorsi al Panellinios, in Grecia, prima di tornare in Italia, pur non riuscendo a evitare la retrocessione di Ferrara. Avrebbe potuto giocare anche con Verona, ma non ha superato le visite mediche. Negli ultimi anni la sua vita è stata piuttosto tormentata: nel 2011 è stato trovato a guidare in stato di ebbrezza per la quarta volta, venendo poi condannato a due anni una volta tornato negli States dopo un periodo di vita in Ghana. Nello scorso giugno ha investito e ucciso un uomo senza fermarsi sulla scena dell’incidente, confessando una settimana dopo, pur non sapendo cos’avesse effettivamente colpito. "I contorni del decesso sono ancora da definire, ma dalle prime indiscrezioni pare che Grundy sia deceduto in seguito al degenerare di un violento litigio con un familiare durante i festeggiamenti per il compleanno della madre. “