Interveniamo in merito alla situazione, a dir poco grottesca, che si va delineando in queste ore intorno al nostro amato Teramo 1913. Lo scrivono quelli dei Sedici gradoni. Siamo di fronte all'ennesima farsa che si vorrebbe perpetrare ai danni di uno storico patrimonio cittadino del quale, evidentemente, a qualcuno sfugge il reale ed enorme valore immateriale. Abbiamo volutamente atteso in silenzio che il nuovo corso del nostro Diavolo potesse ricucire quella passione spontanea e genuina che da sempre contraddistingue la nostra magica maglia e la sua gente e che coloro i quali nemmeno un anno fa si sono assunti l'onere e l'onore di rappresentarla ponessero la giusta considerazione all'enorme portata di una tale, storica occasione. Un'occasione miseramente persa da costoro.
Abbiamo riscontrato solo un becero affarismo volto a soddisfare squallidi interessi personali che nulla hanno a che fare con la nostra tradizione. Adesso il vaso è colmo.
Non permetteremo a nessuno di giocare con la nostra passione, né tantomeno di usare il nome del Teramo calcio 1913 come forma di ricatto volto ad ottenere un qualsivoglia tornaconto personale. Auspichiamo dalla città intera, atavicamente assopita in un colpevole immobilismo generale, una presa di coscienza collettiva che possa portare al riscatto di una dignità troppo spesso calpestata da improbabili personaggi nel silenzio più totale.
Pretendiamo che il signor Iachini garantisca gli impegni presi con un'intera collettività e si assuma le proprie responsabilità, garantendo l'iscrizione al prossimo campionato e la sacrosanta continuità al calcio Teramano e che poi si faccia definitivamente da parte lasciando in mani più capaci tutto ciò che in questo misero anno ha abbondantemente dimostrato di non saper meritare.
A chi non mostrerà il dovuto rispetto alle nostre tradizioni non finiremo mai di ribadire che a noi dovrà rendere conto perché IL TERAMO SIAMO NOI!,
scrivono i tifosi dei SEDICI GRADONI in una nota.