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grossocalcio Sebbene in Abruzzo le società di calcio non abbiano mai raggiunto livelli strepitosi, specialmente in Serie A, vi è stato un periodo nel quale questa regione ha portato grandi risultati al calcio italiano. Parliamo di un lasso di tempo che va dall'estate del 2006 a quella del 2012, ossia da quando la nazionale italiana di Fabio Grosso e Massimo Oddo, due abruzzesi DOC, si affermava sul tetto del mondo in cui il Pescara targato Zdenek Zeman guadagnava la promozione in Serie A con il record di goal della categoria. Possiamo dunque affermare che quei sei anni, che non sono poi così lontani, hanno segnato in modo unico la storia del calcio abruzzese, rappresentato sia a livello individuale sia da un collettivo.

Nel trionfo della nazionale azzurra ai mondiali di Germania 2006 ai pochi minuti di presenza di Oddo ha fatto da contraltare il ruolo cruciale di Fabio Grosso. Il terzino sinistro nato a Roma ma cresciuto a Chieti, è stato senza dubbio uno dei protagonisti della vittoria dell'Italia in terra teutonica. Partito in panchina ma poi promosso titolare, il mancino cresciuto nella squadra del Renato Curi, è stato l'uomo della svolta in varie occasioni, una fra tutte quando segnò il goal che sbloccò la difficilissima semifinale contro la Germania padrona di casa. In quel viaggio trionfale, Grosso ha anche apposto il suo timbro, trasformando con freddezza il rigore che nella finale contro la Francia avrebbe regalato la vittoria agli Azzurri, squadra che, in questo momento, spicca nelle scommesse sul calcio di William Hill tra le favorite per la vittoria della Nations League al fianco di Bologna e Fiorentina. Indimenticabile, per i tifosi abruzzesi, è stato il momento in cui Oddo e Grosso hanno portato nella loro terra di origine la coppa, potendo permettere a tutti di vederla da vicino.

 ZEMAN

Il calcio abruzzese e l'impresa storica del Pescara di Zeman

A livello collettivo, tuttavia, l'impresa del Pescara di Zeman nella stagione 2011-12 resterà probabilmente la più bella e importante di tutta la storia della Serie B. Il tecnico ceco, uno dei grandi sostenitori del calcio virtuoso e votato all'attacco, trovò quell'anno vari elementi perfetti per il suo gioco, che si basa sempre sul modulo 4-3-3. Uno di questi atleti, era un regista di 19 anni nato e cresciuto proprio nel capoluogo abruzzese, ossia Marco Verratti. Dotato di una visione di gioco straordinaria, quest'ultimo fu il cervello di una squadra che grazie alle sue geometrie avrebbe ricamato gran calcio. Tutto sarebbe stato però inutile senza le grandi prodezze offensive di Ciro Immobile e Lorenzo Insigne, allora anch'essi giovanissimi e in rampa di lancio.

Il primo sarebbe diventato capocannoniere del campionato con 28 reti e da quel momento avrebbe preso una rincorsa che gli ha permesso di stabilire il record di goal in una sola stagione Serie A nell'annata 2019-20. Il secondo, attualmente capitano del Napoli, avrebbe fatto parlare di sé soprattutto per gli assist e le giocate virtuose nel dribbling e nel creare occasioni in rete.Dal 2006 al 2012 l'Abruzzo del calcio ha dunque sicuramente vissuto la sua miglior epoca di sempre e può inserirsi a buon diritto, nella storia degli highlights del pallone