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TERAMOCALCIOSTADIOIl sindaco è pronto ad indire un bando per far ripartire il calcio teramano, previo accordo con la Figc, dalla serie D. Ma occorre versare 300mila euro a fondo perduto alla federazione. E poi presentare un progetto convincente. Lo avevamo scritto e lo ribadiamo che ora, l'unica cosa da fare è questa: lavorare per ripartire dalla serie D anche se c'è sgomento e incredulità per quanto stia accadendo. La Figc, come noto, ha recepito il parere negativo della Covisoc, e non ha iscritto al prossimo campionato di serie C il Teramo e il Campobasso. I club hanno annunciato che faranno ricorso al collegio di garanzia del Coni.

I biancorossi, si legge sul Centro, non hanno assolto al «ripianamento della carenza finanziaria di 975.490 euro, risultante dall'indicatore di liquidità al 31 marzo 2022; non hanno depositato una nuova relazione emessa dalla società di revisione, attestante l'avvenuto superamento delle condizioni che avevano determinato l'impossibilità di giungere a una conclusione sulla relazione semestrale al 31 dicembre 2021; mancato deposito di una nuova relazione emessa dalla società di revisione, attestante l'avvenuto superamento delle condizioni che avevano determinato l'impossibilità di giungere ad una conclusione sulla situazione patrimoniale intermedia al 31 marzo 2022». Inoltre, in ragione della decadenza delle procedure di pagamento rateale, alla data perentoria del 22 giugno 2022 la società non ha adempiuto all'obbligo di pagamento dei seguenti debiti fiscali: Iva risultante dalle liquidazioni periodiche relative al primo e al secondo trimestre del periodo d'imposta 2019 e 2017; Iva dalle liquidazioni relative al primo, secondo, terzo e quarto trimestre del 2018; Iva dalla dichiarazione annuale relativa ai periodi d'imposta 2017 e 2016. «Nello specifico», si legge nel documento Covisoc riportato dal Centro oggi, «è emerso che alla data del 22 giugno, per i menzionati debiti erariali (ad eccezione dell'Iva annuale 2017), pur avendo la società presentato il 20 giugno un'istanza di rateazione, il competente agente della riscossione non ha ancora fornito alcun riscontro né ha elaborato il rituale piano di ammortamento».

Per tutti questi motivi, in attesa del ricorso e del famoso ed ultimo giorno: 18 luglio, si lavora per ripartire dalla serie D.