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Pasticciaccio… chiama pasticciaccio. E come se non bastasse tutto quello che è già successo, per il calcio teramano sembra proprio non esserci pace. Quando, ormai, sembrava tutto risolto, almeno dal punto di vista del chi dovrà fare calcio, con l’uscita di scena della società Iachini-Ciaccia e l’ingresso della nuova Ssd, adesso rischia di tornare tutto in discussione. In queste ore, infatti, secondo indiscrezioni, la Federazione avrebbe preso atto della domanda di accreditamento presentata dal Comune ma, nel valutarla preventivamente, avrebbe sollevato un dubbio.
E che dubbio!
Più o meno, è questo: «Ma perché il Comune di Teramo ricorre al lodo Petrucci per l’iscrizione della ssd in serie D, quando sul territorio comunale c’è già una squadra in serie D?»
Infatti, come aveva anche raccontato certastampa.it a proposito dell’uso dello stadio, sul territorio del Comune di Teramo esiste già una squadra di serie D, ovvero l’ex San Nicolò oggi “San Nicolò Notaresco”, che ha sede legale a San Nicolò.
Attenzione, non è questione da poco.
Anzi: è questione sostanziale, che investe tutta l’operazione avviata dal Comune.
In sostanza, la domanda è: poteva il Comune di Teramo avviare il procedimento pubblico sul Lodo Petrucci, in presenza di una squadra di parie serie sul territorio comunale?
E soprattutto: prima di avviare il procedimento, qualcuno del Comune ha sentito la Lega?

Davvero c'è stato un "pasticciaccio" che rischia di vanificare tutto l'impegno e la passione profusi dalla nuova Ssd?
Insomma, per farla breve, il rischio più che concreto è che a questo punto la Lega dica no all’iscrizione del Teramo, in soprannumero, in serie D anche perché, il primo calcio d’inizio è previsto per domenica prossima, i calendari sono stati ufficializzati e - sempre secondo indiscrezioni - la Lega non avrebbe avviato alcuna attività sull’eventuale revisione del girone F, proprio in virtù delle considerazioni sulla “doppia squadra” nel Comune di Teramo.
Ripetiamolo: le nostre sono indiscrezioni di ambienti vicini al governo del calcio, e da teramani ci auguriamo che siano smentite dai fatti e tutto vada per il meglio, ma se Invece questa è la situazione, la soluzione possibile, per evitare che l’unica strada per la Ssd sia quella di iscriversi in Prima categoria al posto del Palena (che sembra destinato a rinunciare) è quella di trovare subito un titolo sportivo per la Serie D.
Per essere più chiari: per vedere il Teramo in Serie D, l’unica soluzione possibile potrebbe essere quella di trovare un accordo con l’ex San Nicolò, rilevandone la proprietà o magari anche puntando ad una fusione tra la neonata Ssd e la società che gioca a Notaresco. Soluzione questa che potrebbe favorire fin da subito il ritorno in campo del Teramo, cioè già da domenica prossima, anche se resterebbe da risolvere il problema del nome e dei colori sociali, ma consentirebbe alla nuova società di non versare i 300mila euro a fondo perduto alla federazione. In queste ore, proprio in previsione del possibile “No” della Federazione, le due società sembra che si stiano sentendo costantemente (tra l’altro uno dei fondatori della Ssd, Romolo De Baptistis, è genero del presidente del San Nicolò Notaresco, Luigi Di Battista) ma si lavora con le ore contate e con questo grande velo di incertezza. Sul quale soffia il vento di una domanda: ma il Comune, quando ha avviato la procedura, non lo sapeva?