Sono stati complessivamente quasi 3200 i partecipanti alla 26esima edizione della Corsa di San Martino, che si è disputata a Controguerra e nelle zone limitrofe dell’area vibratiana.
Circa 800 alla gara competitiva di 14.9 km e circa 2400 alla passeggiata non competitiva, denominata “Mangialonga” proprio perché abbina gli 8 km o 5 km alla degustazione dei prodotti tipici del territorio.
Insomma, ancora una volta un successo clamoroso dell’evento organizzato dal Gruppo podistico Avis Val Vibrata (e nello specifico Raffaele Traini, Mauro Scarpantonio e Alberto Pompilii), che riesce sempre a coniugare la promozione turistica - i partecipanti arrivano infatti da tutta Italia e restano per un intero weekend - con un livello agonistico molto alto.
E infatti, anche stavolta la gara competitiva non ha deluso le attese e in qualche modo ha sorpreso, perché sia la prova maschile sia quella femminile sono state appannaggio di atleti italiani. Non accadeva dal lontano 2003 per gli uomini e dal 2017 per le donne.
In campo maschile, la prova l’hanno dominata Stefano Massimi e Andrea Falasca Zamponi, giunti nell’ordine dopo una volata lunga vinta dal portacolori dell’Atletica Vomano. Massimi era il favorito, bravissimo anche Falasca Zamponi (Atl. Potenza Picena) che ha stabilito il suo personale a Controguerra alla bella età di 37 anni. Terzo, Lorenzo Dell’Orefice dell’Aterno Pescara.
Massimi: “Il mio obiettivo è spaziare dai 1500 metri alla mezza maratona, perché il mezzofondista moderno oggi deve avere queste caratteristiche per essere completo. L’anno prossimo tornerò a Controguerra per battere anche il record del percorso (44’34, del keniano Julius Rino, anno 2012)”.
In campo femminile, super Marika Monaldi (Passologico) non ha avuto bisogno di alcuna volata e ha viaggiato davvero forte in solitaria, giungendo 17esima assoluta. Complimenti alla seconda classificata, l’ascolana Sara Carducci, che appena due settimane fa ha siglato un ottimo tempo di 2h44’ alla Maratona di Venezia. Terza, Azzurra Ilari del Circolo Minerva.
Monaldi: “Non vengo da un ottimo periodo di forma, a causa di qualche piccolo infortunio. Invece qui a Controguerra non solo ho vinto, ma ho anche ritrovato belle sensazioni e questo mi fa essere ottimista per il futuro”.
Un paese intero, quello di Controguerra, che si stringe attorno alla manifestazione clou dell’anno e dà l’esempio di come si riesca a fare “sistema”. L’Abruzzo che ci piace, il podismo che ci piace.
Raffaele Traini: “Ringrazio tutti i collaboratori e tutti coloro i quali hanno contribuito alla riuscita della 26esima edizione. Ringrazio l’amministrazione comunale e la Regione Abruzzo, ma davvero tutti senza dimenticare nessuno. Continueremo su questa idea di turismo e podismo, i numeri e il gradimento ci danno ragione e noi ci impegniamo al massimo per essere accoglienti con chi viene da noi per conoscere la nostra bella terra”.
UOMINI: 1. Stefano Massimi 46’39”, 2. Andrea Falasca Zamponi 46’41”, 3. Lorenzo Dell’Orefice 48’36”, 4. Douglas Scarlato 49’13”, 5. Fiorenzo Mariani 49’16”, 6. Biniyam Senibeta Adugna 49’46”, 7. Pasquale Rutigliano 50’22”, 8. Francesco Cacciatore 50’34”, 9. Michele Uva 51’42”, 10. Matteo Pantoni 51’42”.
DONNE: 1. Marika Monaldi 53’57”, 2. Sara Carducci 55’51”, 3. Azzurra Ilari 58’17”, 4. Greta Negro 59’22”, 5. Melissa Palanza 1h00’10”, 6. Sara Di Prinzio 1h01’03”, 7. Monica Foglia 1h01’18”, 8. Minerva Strazzella 1h01’31”, 9. Marcella Mancini 1h03’02”, 10. Giorgia Cilli 1h03’25”.