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Un super Brugarello e un grande Messori spingono il Teramo verso il vertice della classifica. Ieri, al “Cannarsa” di Termoli, il Teramo porta a casa una vittoria fondamentale, in un campo difficile, contro una squadra non molto attrezzata, ma ben allenata da mister Carnevale.
I biancorossi passano in vantaggio grazie ad imperioso stacco di testa del forte 2005 Brugarello, un calciatore che, partita dopo partita, dimostra il perché - nel suo trascorso giovanile - vi sono formazioni come Inter e Monza. Il ragazzone siculo-altoatesino ha le fattezze giuste per farcela (1,91 cm x 84 kg), è mancino di piede (un valore aggiunto nel calcio), ha una buona dotazione tecnica di base ed è, soprattutto, agonisticamente “deciso”. Insomma, l’ennesima intuizione del Direttore Sportivo, Paolo D’Ercole.
A Termoli, il raddoppio arriva grazie al furetto Pavone, giocatore di altra categoria che, in questa formazione, fa la differenza quasi in ogni gara. Solo negli ultimi minuti, i biancorossi vivono qualche piccola apprensione, ma senza rischiare oltremodo.
La vittoria di Termoli assume un’importanza cruciale: approssimarsi al mercato dicembrino in cima alla classifica, al fine di fare scelte mirate e non emotive. Siamo sicuri che il Presidente Di Antonio e lo staff dirigenziale siano già ampiamente concentrati sulle future acquisizioni.
Capitolo Messori. Il centrocampista modenese è un giocatore vero per la categoria. Decisivo e di grande personalità. Due soli punti dividono il Teramo dalla Samb. E due punti sono il nulla, in questa fase della stagione. Cresce, gara dopo gara, la consapevolezza della società biancorossa, che sta rispondendo con i fatti – a di chi la giudicava fragile – ai tanti detrattori. Complimenti al Presidente Di Antonio e ai maghi (magi, visto che ci avviciniamo alle feste natalizie) D’Ercole e Pomante.
Brutta caduta del Notaresco, in casa, nello scontro diretto contro l’Avezzano di mister Pochesci. Decide dopo solo sei minuti il penalty realizzato da De Silvestro. Il risultato è chiaramente bugiardo, ma nel calcio – purtroppo – contano soprattutto i risultati. Non si escludono, nelle prossime ore, colpi di scena. Serve uno scossone forte, ad una squadra comunque ben allestista, che avrebbe meritato sicuramente di più.
Sul fronte delle squadre juniores nazionali, il Teramo liquida con un bel tre a uno la Recanatese. Su tutti, ancora una volta, Samuel Mancini, classe 2008, rapidità, progressione, tecnica, fiuto del gol, sicuramente uno dei profili cittadini più interessanti. Ora il Teramo è a sette punti dalla capolista Pescara (i riservisti della Primavera 2) che, secondo lo strano regolamento, non farebbe classifica e non se ne comprendono i perché.
Cade rovinosamente il Notaresco ad Ancona: tre a zero contro i dorici e stazionamento nelle ultime posizioni di classifica.
GIGIRRIVA