Gara fondamentale, domani, per il Teramo di mister Pomante. Al Bonolis, arriva la Recanatese. Non inganni la classifica, che vede i leopardiani in quindicesima posizione, con soli undici punti. La formazione giallorossa, dal nostro punto di vista, è la squadra che ha il più forte organico, nel girone. Iniziamo dal reparto difensivo, dove spiccano giocatori come Giuseppe Bellusci, ex Leeds, Ascoli e Palermo, con 135 presenze in serie A e 181 in serie B. Al suo fianco, Edoardo Ferrante, 75 presenze in C e oltre 250 in serie D. Completa il reparto il centrale difensivo Cusumano, 41 presenze in C e 38 in Primavera 1. A centrocampo, spiccano Marco Raparo, più di 100 presenze tra i professionisti, Vincenzo Alfieri, 32 presenze tra in serie C.
Il reparto che spaventa di più è quello offensivo. In primis, Alessandro Sbaffo, quattro reti in sei gare giocate, 128 presenze in serie B e 170 in serie C, con 50 reti messe a segno. In serie D, Sbaffo segna un gol ogni due partite. Nel reparto offensivo, la Recanatese schiera anche Massimo D’Angelo, più di 100 presenze tra i professionisti. Ancora infortunato l’altro attaccante di rango, Federico Melchiorri, più di 350 presenze tra serie A, B e C. Grande attenzione degli osservatori si posa sul giovane Giovanni Canonici, 17 anni e 11 mesi, ex Primavere del Sudtirol, 11 presenze, 2 reti e 3 assist. Un centrale di centrocampo proiettato verso altre categorie.
Insomma, i biancorossi sono attesi da una gara difficile, soprattutto in fase difensiva, rispetto alla quale si chiede la solita intensità e supporto dei centrocampisti. Una vittoria contro i leopardiani lancerebbe il Teramo verso la leadership, confermando, per intero, le ambizioni di vittoria finale.
Ennessimo ultimo appello per il Notaresco, domani in trasferta ad Isernia. In settimana, le dimissioni del presidente Di Battista hanno certamente prodotto uno scossone. Anche perché, al momento, non si intravedono alternative plausibili. Le critiche sono parte integrante del gioco del calcio e i tifosi hanno il sacrosanto diritto di esprimerle, nei modi e nei termini giusti. Poi, però, c’è qualcuno che si deve sobbarcare l’onere di presiedere una squadra di serie D, un buon settore giovanile e tanti, tanti costi. Crediamo che il presidente Di Battista abbia fatto più di quanto nelle sue possibilità: attrezzare una buona squadra, gestire la società ormai da tre anni, in un contesto nel quale la serie D non è poca roba.
Sarebbe sufficiente, per citare un caso, leggere gli esiti della Recanatese, che un solo punto in più del Notaresco, ma che schiera calciatori tra i più costosi della categoria.
Ad Isernia, l’imperativo non è limitarsi ad uscire indenne. Occorrono corraggio e prospettive di vittoria, per uscire dalle sabbie mobili.
GIGIRRIVA