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calciopalloniL’esito finale del girone F del campionato di serie D è ancora tutto da scrivere. La vittoria dei biancorossi a Recanati e il contestuale pareggio della Samb, in casa, contro il Sora, alimentano ancora la speranza che il Teramo possa agganciare i marchigiani. Domenica, in programma, il big match della stagione, al Bonolis, tra il Teramo e la capolista. Torniamo in terra leopardiana. I biancorossi vincono al 94’ grazie al penalty realizzato dal redivivo Galesio. E’ stata una gara durissima per la compagine di Pomante, orfana dei suoi giocatori più forti: Pietrantonio e Pavone. Nel primo tempo, la Recanatese avrebbe meritato almeno il doppio vantaggio. Nella ripresa, è venuto fuori il Teramo che, come è ampiamente noto, esprime il meglio di sé nell’ultimo quarto di gara, quando gli avversari sono alle corde. A Recanati, buona la gara di Di Egidio e Touré, mentre in grande difficoltà il pacchetto difensivo, soprattutto nella prima frazione. Contro la Samb, sarà una partita di altri tempi e di altre categorie, al netto dell’assenza dei supporters marchigiani. Una finale per la Samb che, vincendo, festeggerebbe al Bonolis la promozione in serie C. Una gara verità per il Teramo che, davanti al proprio pubblico, dovrà tenere in vita quell’anelito di speranza per il ritorno nel calcio professionistico.  In settimana, in società, si è iniziato a parlare di rinnovi e di futuro. Prima che escano gli esiti della stagione in corso, com’è giusto che sia. Paolo D’Ercole e Marco Pomante sono corteggiati da diverse società, che offrono contratti economicamente significativi. Chi vive nel mondo del calcio sa bene quanto sia importante la sintonia tra un Direttore sportivo e un allenatore. Troppo spesso, infatti, i primi fanno dei danni che i secondi sono costretti a riparare, così come è verosimile affermare che i Direttori sportivi rappresentano la società e i suoi interessi, mentre gli allenatori devono limitarsi ad allenare ciò che gli viene messo a disposizione. 

Paolo D’Ercole è il prototipo del Direttore aziendale: grande capacità di negoziazione con i calciatori, grande oculatezza nella gestione dei soldi altrui, enorme capacità di leggere le prospettive dei giovani calciatori. La sua mancata conferma costringerebbe il sodalizio biancorosso e ricominciare da capo, quasi da zero. Chiaramente, il Direttore sportivo pescarese è ben disposto a rimanere a Teramo, città che ha sposato in Promozione, a condizione che – e riteniamo che sia più che dovuto – gli siano proposte condizioni contrattuali di medio-lungo periodo e adeguati corrispettivi economici. 

Mister Pomante, nonostante il richiamo di tante sirene, ha già discusso il rinnovo con il presidente. Riteniano che la conferma dell’allenatore e del direttore sportivo debbano procedere contestualmente. 

E’ chiaro che, in caso di promozione in serie C, si aprirebbero altri scenari. Nel caso di permanenza nei Dilettanti, il Teramo avrà tutto il tempo per costruire una stagione di vertice, con l’obiettivo della terza serie professionistica. Ad iniziare dalla rivoluzione del settore giovanile, che deve procedere con scouting di calciatori classe 2007, 2008 e 2009, provenienti da altri comprensori, acclarato che – nella stagione in corso – Pomante ha bocciato tutti i giovani locali, non concedendogli neppure un minuto di gioco. D’altronde, non siamo assaliti dallo stupore. La juniores biancorossa è ottava su quattordici anche dietro formazioni, con tutto il rispetto dovuto, di secondo piano. Nella stagione in corso, i migliori under sono stati Torregiani e Di Giorgio, entrambi provenienti da altri contesti calcistici. 

In casa Notaresco, la sconfitta interna subita contro l’Isernia è un pugno nello stomaco. Da qui in avanti, Ancona e Teramo in trasferta, Senigallia e Chieti in casa. Per salvarsi senza il terno al lotto dei play out, la formazione vomanese ha bisogno quantomeno di 9 punti. Ma potrebbero non bastare. 
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