I biancorossi impattano al Del Duca di Ascoli, contro un Atletico che, in più di occasione, ha sfiorato il vantaggio. Negli ultimi dieci minuti di gioco, com’è nel canone della stagione biancorossa, il Città di Teramo ha messo alle corde gli ascolani, sfiorando in tre occasioni la marcatura. Il pareggio è il risultato più giusto. Migliore in campo per i biancorossi il solito Torregiani, già ampiamente maturo per una conferma di vertice. Riavvolgiamo il nastro, anche vista l’inattesa sconfitta della Samb, in casa, contro il Termoli.
Il Teramo non è una squadra inferiore ad alcuna del girone F di serie D. La compagine di Pomante avrebbe potuto vincere il campionato, con qualche tassello in più e con tanta personalità in più.
Ad inizio stagione, la squadra evidenziava:
I poco esperti di calcio, quelli che si confrontano nei bar, affermano che una squadra di calcio è la sua spina dorsale: il portiere, il centrale difensivo, il metodista (termine che sembra desueto, ma non lo è) e il bomber che la mette dentro.
Il Teramo di questa stagione ha trovato subito una buona soluzione in porta, in un secondo tempo una buona soluzione a centrocampo, ma non ha svoltato, e permettetemi la licenza letteraria deviante, né in difesa e né in attacco. Per vincere il campionato, occorreva tenere botta in difesa contro le più forti del girone e subire meno reti, mentre in avanti bisognava segnare di più. La Samb ha, infatti, realizzato 10 reti in più e ne ha incassate 9 in meno. Questione di piccoli dettagli, che valgono il primo gradino del calcio vero, quello professionistico.
Il rapporto contrattuale tra il tecnico Pomante e il Teramo sembra proseguirà anche per la prossima stagione. Una scelta logica, dovuta, meritata.
Ci auguriamo che lo stesso esito abbia il rapporto tra la società biancorossa e il DS Paolo D’Ercole: esperto, parsimonioso, talent scout, fidelizzato agli obiettivi aziendali.
Se così fosse, e già nelle prossime ore, i due potrebbero iniziare a scandagliare il mercato, in cerca di calciatori da vertice e giovani promesse in grado subito di giocare da grandi.
Sul primo punto, la fa da padrone il budget. Sul secondo, la competenza, i rapporti con le Primavera 1, dove è possibile scovare atleti in calcio di giocare in D.
Capitolo Notaresco. La notte, dopo il pareggio interno, è sempre più buia. Non basta la decima rete di Infantino ai rossoblù, che dovranno venire al Bonolis, nella prossima gara, per vincere. E che sia una pasqua di resurrezione.
GIGIRRIVA