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GIGIRRIVAUn pari a Pomezia, nella partita di esordio, non è da buttare via. Soprattutto, nella giornata che ha visto impattare sia L’Aquila e sia il Chieti, quest’ultima, in casa, con il modesto Fossombrone. 

A Pomezia, in uno scenario esterno da terza categoria, vista l’inagibilità del campo, dinanzi ad una decina di addetti ai lavori, il Teramo passa subito in vantaggio con Pavone, autore di una rete spettacolare, per poi fallire almeno un altro paio di occasioni da rete.  

Nel primo tempo, in campo c’è stata una sola squadra, ad evidenziare la netta differenza di organico tra gli aprutini e i laziali. 

Il subitaneo pareggio di Amadio è frutto di un rimpallo e di una certa disattenzione difensiva. Nel secondo tempo, di contro, entrambe le formazioni hanno dato vita ad una partita noiosa, tattica, nella quale il Teramo stesso ha avuto grandi difficoltà di gioco, pur non correndo neppure un rischio. 

Ad ogni buon conto, è andata meglio della scorsa stagione, nella cui partita di esordio i biancorossi presero quattro “pappine” a Fossombrone. Nella fila del Teramo, i migliori in campo sono stati il 2007 Salustri e il sempre, solito Pavone. 

In riva al mare, la neo-promossa Giulianova vince la prima gara del campionato, grazie alla doppietta di De Silvestro. Un buon esordio, per gli uomini del Direttore tecnico Paolo D’Ercole, che ancora scruta il mercato per rendere pienamente competitiva la formazione giallorossa

Il Notaresco sbanca a Recanati grazie ad una tripletta di Infantino, un ragazzino alle soglie degli otto lustri. Abbiamo la sensazione che questa squadra potrà competere, visto la qualità delle altre formazioni, per le prime posizioni. 

Una rondine non fa primavera, come non è un dramma il pareggio della formazione Aquilana, che impatta al “Del Duca”, contro l’Atletico Ascoli, considerabile una delle pretendenti alla vittoria finale, né quello del Chieti. 

Il Teramo resta, al netto del pareggio di ieri, la più forte candidata alla vittoria finale. Per organico, per ambizione e perché la piazza spinge per uscire fuori dall’inferno del calcio dilettantistico. 

Non sarà, però, una passeggiata. Ai biancorossi manca ancora qualche tassello. E non è solo questione di attaccante centrale o di polemizzare, ogni volta, sulla mancata acquisizione del 39enne Infantino. 

Un solo giocatore non vince campionato alcuno. Siamo convinti, contrariamente ai più, che Nanapere farà la parte sua, in termini di realizzazioni. D’altronde, lo scorso anno, in quella posizione c’era Galesio e ci sembra che sia stato fatto un passo in avanti. 

La fiducia nei biancorossi è proporzionata alla fiducia nutrita verso mister Pomante. In questi anni, ha vinto, ha sbagliato poco e ha fatto spendere al Teramo meno di quanto la situazione avrebbe richiesto. 

Inoltre, l’allenatore biancorosso ha dimostrato di non aver paura a far giocare calciatori giovani, purché siano adeguati alla categoria. 

Ultima chiosa. Fa male vedere che neppure un ragazzo di Teramo, al netto di Cipolletti che, però, viene da altri contesti giovanile,meritino la titolarità di quella maglia. I settori giovanili di questa città dovrebbero interrogarsi, se continuano a produrre solo calciatori dilettanti.
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