Dopo la battuta d’arresto con la Juventus Next Gen, il Pineto cade nuovamente e lo fa con un passivo pesante al “Del Duca”. L’Ascoli si impone con autorità, dominando i 96 minuti di gioco e confermandosi tra le candidate più solide per la promozione. Per i biancazzurri una prova opaca, senza reazione, che lascia il segno soprattutto sul piano morale: sei gol subiti in tre giorni e zero punti conquistati. L’avvio è di marca ascolana. Dopo appena dieci minuti Curado sfiora il vantaggio su calcio d’angolo, preludio di un primo tempo a senso unico. L’Ascoli perde Del Sole per infortunio, ma l’ingresso di Silipo si rivela decisivo. Il Pineto prova a rendersi pericoloso con Ienco e Serbouti, ma è troppo poco. I padroni di casa colpiscono al 33’, quando Milanese finalizza un bel triangolo con Rizzo Pinna per l’1-0. Nel finale di tempo ancora Rizzo Pinna costringe Tonti agli straordinari. Chi si aspettava una reazione nella ripresa resta deluso: al 50’ Gori serve in profondità D’Uffizi, che con un preciso diagonale sinistro chiude virtualmente la partita. Le revisioni al VAR non sorridono agli ospiti, mentre i cambi di Tisci non incidono. Il turnover produce poco, gli avanti restano in ombra e il gioco latita in ogni reparto. L’Ascoli continua a spingere e sfiora il tris con Silipo, prima che al minuto 89 il grande ex Chakir, servito da Palazzino, realizzi il 3-0. In pieno recupero Bruzzaniti prova a rendere meno amaro il passivo, ma Vitale chiude la serata con una parata sicura. Per il Pineto resta il peso di due sconfitte consecutive e la necessità di rialzarsi subito: sabato, contro il Rimini in casa, arriverà l’occasione per ritrovare compattezza e rimettersi in carreggiata. Servirà una reazione forte, perché i segnali delle ultime due uscite raccontano di una squadra fragile e poco incisiva.