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GIGIRRIVAIl Teramo di questa stagione non è quello dello scorso anno. E’ molto di più. Per organico e per convinzione. La partita di ieri, a Fossombrone, la dice lunga. In terra marchigiana, i biancorossi, nonostante le importanti assenze, sono riusciti a vincere una gara, che li ha visti in grande difficoltà, sia nel primo e sia nel secondo tempo. A fine gara, il mister avversario, l’ex Giuliodori, l’ha definita una beffa. 

Si, è vero. Il Teramo ha rischiato, in diverse occasioni, di capitolare. Nel calcio, però, conta solo il risultato, a dispetto dei sofisti della tattica e del bel gioco. I biancorossi hanno segnato con Fall, grazie ad un assist prezioso del giovane Salustri (sul quale ci sono forti interessi di formazioni professionistiche), sempre tra i migliori in campo, mentre i marchigiani hanno fallito almeno cinque occasioni nitide da rete. La differenza è stata segnata dagli organici. 

Da una parte, il Teramo che punta al calcio dei professionisti, dall’altra il Fossombrone che spera in un’altra buona stagione. Anche con le assenze, Pomante ha avuto la possibilità di disporre di cambi importanti e di contare, comunque, sul buon affiatamento ed agonismo dei suoi. Quest’anno, il presidente Di Antonio ha allestito, oggettivamente, una squadra forte in tutti i reparti. L’analisi della gara, comunque, ci porta ad alcune riflessioni. L’infortunio occorso a Messori rappresenta un problema importante. 

Nelle situazioni più complesse e dinanzi ad organici meglio attrezzati, sarà necessario supplire ad un’assenza che, indicativamente, durerà per diversi mesi. Non è da escludersi il ritorno sul mercato da parte della società, alla ricerca di un centrocampista capace di fare filtro e geometrie.  

Pareggio del Giulianova, in casa, contro l’ostico Termoli. Nonostante il vantaggio iniziale, i giallorossi sono stati ripresi in chiusura di partita. Urgono, ora e non domani, correttivi di mercato. Attendere ancora potrebbe essere rischioso, in un girone molto livellato e  competitivo. Pareggio a reti inviolate, tra Senigallia e Notaresco. I vomanesi hanno sprecato più di un’occasione per passare in vantaggio, dimostrando, ancora una volta,  forza tecnica e duttilità tattica inattesi

L’Aquila inciampa a Macerata, dopo aver fallito, con Banegas, su rigore, la palla del raddoppio. I marchigiani, in un caotico finale, hanno ribaltato il risultato. 

Pareggio a reti bianche quello tra Chieti ed Ancona. I neroverdi, come sempre, hanno disputato un’ottima gara, seppure avessero dinanzi, a nostro modesto parere, una delle pretendenti al successo finale. Vince ancora l’Ostiamare, in scioltezza, contro la Recanatese. Sette gare e sette vittorie. Un filotto importante, nonostante siamo convinti che lo sprint per la vittoria finale, al netto delle rivoluzioni di mercato invernali, vedrà i laziali costretti a battagliare con almeno altre tre formazioni.  
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