Un secco tre a zero, contro una modesta Sammaurese, quale migliore viatico per il big match di domenica prossima, ad Ostia. Il Teramo c’è. Carpani pure, autore della prima rete biancorossa, dopo un primo tempo non proprio esaltante della compagine allenata da mister Pomante.
Altro assist al bacio del 2007 Salustri da Capistrello e l’ascolano deve solo buttarla dentro. Occorreva vincere senza farsi male e il Teramo lo ha fatto. Ora, la sfida contro la capolista disegnerà la griglia della stagione. Se i biancorossi sapranno prevalere, la stagione prenderà la piega giusta. In caso di sconfitta o di pareggio, sarà un nulla di fatto e si rischierà di dover riconsiderare il tutto.
Nel prossimo mese, comunque, il girone f della serie D individuerà, senza dubbio, le pretendenti alla vittoria finale. Nelle prossime quattro gare, i biancorossi affronteranno la capolista Ostiamare, L’Aquila, che ha esonerato Pochesci, il Notaresco e l’Ancona.
Un mese di fuoco, nel quale occorrerà vincere per agguantare la leadership. Tra le squadre che maggiormente hanno sorpreso, vi è certamente l’Ancona. Nonostante un’estate turbolenta e un avvio di stagione preoccupante, i dorici – che ieri hanno strapazzato la Maceratese – ambiscono senza dubbio alla vittoria finale. Il suo organico, dopo quello del Teramo, è quello più valutato in termini economici.
La giornata di ieri, ha registrato, ancora una volta, un’impresa in esterna per il Notaresco del Presidente Di Battista. Un successo di misura, su rigore, grazie alla realizzazione del capitano Arrigoni.
Il Notaresco non si trova, per casualità, nelle prime posizioni di classifica. Il sodalizio rossoblù ha lavorato bene, come sta lavorando al massimo il suo allenatore Vagnoni.
Brutto pareggio per il Giulianova, ieri, contro il modesto San Marino. La rete di Martiniello non è stata sufficiente a regalare ai giallorossi un importante successo casalingo.
C’è qualcosa che non funziona, in riva all’adriatico. L’esonero di Cappellacci avrebbe dovuto produrre un cambio di rotta, che non c’è stato. E se fosse questione di organico? Se la squadra, nonostante il forte impegno economico della società, fosse stata costruita con evidenti lacune? Meno male che il giro di boa dicembrino si avvicina. In molti, andranno via, per far posto a calciatori in grado di dare maggiori garanzie, in un girone molto equilibrato e nel quale, a nostro avviso, non vi è una chiara ammazzacampionato.

