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Il 109° Giro d’Italia, presentato all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, avrà nel territorio abruzzese uno dei suoi passaggi più attesi e determinanti. Dopo la Grande Partenza in Bulgaria e un avvio italiano scandito da tappe interlocutorie, la Corsa Rosa entrerà davvero nel vivo quando il gruppo punterà verso la Majella. Il primo vero arrivo in salita dell’edizione 2025 è infatti il Blockhaus, affrontato dal suo versante più leggendario e temuto: Roccamorice. Una scalata che evoca imprese epiche – da Eddy Merckx a Nairo Quintana – e che, per pendenze e continuità, rappresenta un banco di prova senza appello per gli uomini di classifica. Chi punta alla Maglia Rosa non potrà nascondersi: qui si misurano gambe, ambizioni e tenuta mentale. L’Abruzzo accoglie il Giro con le sue montagne severe, ma anche con una tradizione ciclistica profonda e un entusiasmo che non manca mai. Prima del Blockhaus, il gruppo avrà affrontato tappe veloci e insidiose; dopo, troverà ancora terreni mossi e selettivi, come l’arrivo sui muri di Fermo e l’ascesa verso Corno alle Scale. Ma è sul massiccio della Majella che si accenderanno i riflettori, perché qui il tracciato promette già di delineare le gerarchie della corsa.cairo-giro-ok-scaled-e1764607222773.jpgunnamed.jpg

L’Abruzzo torna così a essere snodo cruciale del Giro: una terra che non concede respiro ma regala spettacolo, con un palcoscenico naturale che, puntualmente, segna il confine tra favoriti e comprimari. Anche quest’anno, per capire chi potrà davvero scrivere il proprio nome nell’albo d’oro, bisognerà guardare verso l’alto, verso quella montagna che il ciclismo ha imparato a temere e rispettare: il Blockhaus.