Una sconfitta meritata, contro la seconda squadra di Ascoli Piceno, quella maturata ieri al Bonolis. Imputare la sconfitta al giovane portiere Torregiani, che in altre occasioni aveva salvato i biancorossi, è inverocondo. Fino al cinquantesimo minuto, in campo c’è stata una sola squadra, i bianconeri di mister Simone Seccardini. Due reti segnate, un palo e una traversa possono bastare per testimoniare l’ampia supremazia. Il Teramo si è svegliato solo ad un quarto d’ora dalla fine, seppure l’Atletico Ascoli avrebbe potuto chiudere i conti. Il calcio di rigore realizzato da Fall ha rinvigorito la spenta compagine di Pomante, ma senza esito alcuno, tranne qualche mischia e il tiro di Pavone.
Gli unici sufficienti sono quest’ultimo e Bruni. Per il resto, giornata da dimenticare.
Il Teramo, tra le mura amiche, ha raccolto 20 punti su 27, per una media di 2,22 punti, contro i 2,25 punti medi rimediati nelle gare in trasferta.
Ieri, dinanzi a 2.615 spettatori, una cornice importante per la quarta serie, i biancorossi si sono sciolti come neve al sole. Dinanzi, ad un avversario capace di pressare alto, accettando l’uno contro uno, mister Pomante ha tardato a mischiare le carte sul tavolo.
Un vero peccato, considerato l’ennesimo calo di rendimento della capolista Ostiamare. Con il nuovo anno, sbagliare ancora sarà diabolico. Il Teramo è stato costruito per un solo risultato ed ha il migliore organico del girone. Tutto il resto è tattica verbale. Menzione speciale per il ragazzo cresciuto nel campetto di Piano d’Accio, ieri subentrato al 57°. Parliamo di Antoniazzi, mancato profeta in patria. Nel momento più duro della gara per i suoi, ha tenuto brillantemente botta. Bravo, Alessandro.
Il Giulianova del DS D’Ercole blocca la capolista Ostiamare, che è una buona squadra e niente più, meritando ai punti di vincere in trasferta. La sosta consentirà ai giallorossi di riordinare le idee e l’organico, in prospettiva diversa.
Buon pareggio del Notaresco, in casa, contro il forte Ancona. Ora, gli uomini del presidente di Battista stazionano a trenta punti. Tanti, veramente tanti, nel solo girone di andata.
Campionato di Eccellenza. La capolista Sant supera agevolmente l’Ovidiana Sulmona e mantiene la vetta della classifica. Poco dietro il Lanciano, che per poco non cede il passo dinanzi al modesto Pianella.
Resurrezione del Montorio, che grazie a due penalty supera, meritamente, la Bacigalupo Vasto, squadra in caduta libera. L’organico dei gialloneri non è da fanalino di coda. Tutti si augurano che la squadra sia in grado di dare continuità al risultato di ieri.
Partita funanbolica a Pontevomano. Gli uomini di Cifaldi passano in vantaggio con Sorrini (bentornato, la squadra ne aveva proprio bisogno) e raddoppiano con il ragazzino Haidara Cherif (classe 2009), alla seconda marcatura stagionale. La ripresa è da horror. Gli angolani segnano quattro reti, che evidenziano tutte le lacune tattiche della formazione del Ponte. Una squadra attrezzata per la categoria, con i vari Ferrini, Ouali, Massarotti, Mendez, calciatori che hanno trascorsi in serie D, ma che stenta a tirarsi fuori dalle sabbie mobili, alternando buone prestazioni a crolli devastanti.
Il Mosciano cade ancora al Rodi, contro una normale Virtus Cupello. In casa giallorossa, qualcosa non funziona. Da tempo e nonostante un organico pienamente di categoria. Buon pareggio della Torrese, in casa della vera sorpresa del campionato: il San Salvo, allenato da Walter Piccioni, teramano doc.

