Buongiorno sig. Pace,
intanto la ringrazio perché mi legge. Perché mi da un’ulteriore occasione di intervento. Ma soprattutto perché mi da occasione per ricordare che “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”. Pensavo fosse un paradosso Chi può essere così cretino da guardare il dito invece di guardare la luna. E’ invece ci sono. Chi sono ? Sono tutti quelli che non hanno cultura della partecipazione, della democrazia, del civile dibattito, del commento costruttivo, dell’esporre, del ragionare, del costruire. Sono tutti quelli che non accettano idee diverse. Quelli che ragionano di piccole cose chiuse nel loro piccolo interesse. Per questo caro signore – che se non mi conosce pazienza, ma tanto non deve aver partecipato alla vita politica, sociale e culturale della Regione – io potrei scrivere ciò che voglio. E lei non leggerebbe. Ma se scrivo la parolina magica “Salvini” ecco che scatta la rabbia bavosa. Come un ultras della curva a cui non interessa se scrivi sulla bellezza dello sport come fenomeno sportivo, educativo, sociale, gli interessa che tu non scriva “Juve merda”. Guardano il dito tutti coloro che non hanno la tensione emotiva al ragionamento. A cui scatta la chiusura perche sono di una parte, non gli interessa che quella minuscola parte, e guardano il dito. Vede la differenza, nel mio poco tempo e fino al 10 febbraio io provo a fare un ragionamento sui sistemi che governano la vita di una regione, invece lei vuole solo tutelare la sua parte. E’ un dialogo impossibile. Sinceramente, e non me ne voglia, macchissenefrega della sua parte, ma chi la pensa, ma voti chi vuole, chi crede. Ma secondo lei io perdo tempo su questo?
Potrei scrivere tutto, tanto chi è come lei legge ma non legge. O peggio, legge ciò che vuole leggere, a prescindere. Non prova a farsi domande. Vede una foto e pensa di aver capito tutto, ancor prima di aver letto il primo rigo. Su questo fanno leva i comunicatori del governo giallo-verde, cioè la somma di populismo, destra estrema ignorante, pulsioni regressive e di quell’imbarbarimento del tessuto civile che viene da lontano.
Dunque se tanto mi da tanto, secondo Lei è contro Salvini il Papa che nella giornata mondiale dei giovani, a Panama, in mondovisione dice “ il volto di Gesù sulla via della croce, è nel cammino di sofferenza e solitudine che ancora oggi, si ripropone nei volti dei migranti costretti ad abbandonare la propria terra, delle donne spogliate della propria dignità, dei giovani privati di sogni e speranza, degli anziani scartati, dei bambini a cui si rifiuta un’infanzia e, non di rado, il diritto alla nascita: tutto nell’indifferenza “soddisfatta e anestetizzante della nostra società”, popolata da cuori blindati”
E ancora: “dobbiamo imparare ad accogliere e ospitare tutti quelli che hanno sofferto l’abbandono, che hanno dovuto lasciare o perdere la loro terra, le radici, la famiglia e il lavoro, dobbiamo recuperare e favorire una cultura capace di accogliere, proteggere, promuovere e integrare; che non stigmatizzi e meno ancora generalizzi con la più assurda e irresponsabile condanna di identificare ogni migrante come portatore di male sociale.
Secondo Lei è contro Salvini il Presidente dell’Onu che risponde: “ ci lasciamo prendere dall’apatia e dall’immobilismo. Non poche volte il conformismo ci ha sconfitto e paralizzato. È stato difficile riconoscerti nel fratello che soffre: abbiamo distolto lo sguardo, per non vedere; ci siamo rifugiati nel rumore, per non sentire; ci siamo tappati la bocca, per non gridare”.
E’ contro Salvini anche, certamente, la Conferenza degli Stati paramericani che attaccano la Lega quando scrivono:” la Via Crucis del Figlio si prolunga: nel grido soffocato dei bambini ai quali si impedisce di nascere e di tanti altri ai quali si nega il diritto di avere un’infanzia, una famiglia, un’educazione”; “nelle donne maltrattate, sfruttate e abbandonate, spogliate e ignorate nella loro dignità”; “negli occhi tristi dei giovani che si vedono strappar via le loro speranze di futuro dalla mancanza di educazione e di un lavoro degno”;
E’ contro Salvini Mattarella: "Ogni giorno migliaia di persone pongono a rischio la propria vita e quella dei propri cari per mare e per terra, in condizioni disperate; una tragedia figlia delle guerre, della povertà, dell'instabilità dello sviluppo precario, alimentata e sfruttata da ignobili trafficanti di esseri umani, che li avviano a un futuro di sopraffazioni: sfruttamento lavorativo, adozioni illegali, prelievo di organi, reclutamento da parte della criminalità organizzata, sfruttamento sessuale. Soltanto la cooperazione può sconfiggere questo fenomeno, con una Unione Europea consapevole dei propri valori e delle proprie responsabilità" (Giornata mondiale diritti umani)
Ed è contro Salvini il Presidente della Camera Fico che il 21 gennaio ha detto “ Sono circa 40 milioni le persone vittime delle nuove schiavitù. Numeri impressionanti che hanno spinto le Nazioni Unite ad adottare l'obiettivo di eliminare il traffico di esseri umani entro il 2030. Si tratta di degenerazioni della nostra società, piaghe da eradicare con fermezza che interrogano le nostre coscienze e ci chiamano a una reazione morale, a una risposta adeguata con un maggiore impegno culturale e civile . L'accoglienza è un valore sempre. È scritto nella nostra Costituzione. La legge suprema dell'umanità ti chiede di aiutare le persone in sofferenza o in naufragio: una regola che va oltre le norme scritte, i governi, i Parlamenti".
O forse gentile signore si può provare a fare un ragionamento serio, su temi alti, senza essere contro un mister nessuno che sparirà tra qualche anno come è comparso.
Nella semplicità delle sue parole intuisco che forse Lei non è in grado di capire che ci sono persone che dicono o scrivono semplicemente quello che ritengono giusto; che provano a dire e fare cose che non durino un minuto, che provano a trattare e ragionare su valori altri e alti che non si riducono a Lega si o Lega no. Vede caro signore intuisco che lei non ha capito che il “ruggito” se ne frega di Salvini, Meloni, chi vince chi perde. Non perdo neppure un secondo su questo tema che non mi appassiona ne interessa. Rubo un pò di tempo al mio lavoro – in questi giorni a Sanremo e molto intenso – per provare a dire che negli ultimi dieci anni il mondo è cambiato in peggio. Che le ingiustizie sono esplose. Le ineguaglianze anche di più. Nuove e vecchie povertà ci assediano. Odio, rabbia, intolleranza si manifestano in mille forme e situazioni. Ho provato a denunciare – buon ultimo – che una nuvola nera va addensandosi sulla società anche dei piccoli centri, e sulle istituzioni anche nelle piccole Regioni. Egoismo, cattiveria, ignoranza, brutalità riemergono dai cupi anfratti in cui, con il loro bagaglio di intimidazioni e discriminazioni, erano state a forza ricacciate dalle lotte popolari. Ma chi se ne frega di Salvini o Meloni, o l’alleato Silvio.
Ma lei mi ricorda che “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”. Certo non sono io il saggio, anzi, ma resto sconvolto. In tutto questo lei ci legge un editto anti lega, chi un proclama contro Salvini, qualcuno ci legge una provocazione, chi dice questo chi quello, qualcuno bene qualcuno male. Qualche offesa, qualche lode. Mi aspettavo un suo commentato nel merito. E’ vero, non è vero, perché si, perché no. Tanti lettori ma solo apparenti. E anche Lei, che delusione, tanta fatica, sei ore del suo tempo per non dire niente di interessante. Ma che peccato. Almeno una riflessione la poteva tentare. Vabbè ma almeno per qualche minuto è uscito dall’ombra e potrà raccontarlo a Salvini adesso che torna.
Quando si parla di fenomeni come il populismo, l’antipolitica, la demagogia, la crisi economica, si deve aver presente questo quadro. Tutto ciò a me sembra terribile. E’ terribile che Salvini abbia scavato nel fango, estratto il mostro razzista e populista dal sottosuolo, mescolato con paura e ignoranza, e lo ha messo su un tavolaccio per risvegliarlo. Abracadabra, il gioco è fatto. Questo ha fatto Salvini e questo fa il populismo che trova praterie in un paese senza guida, senza ideali, senza riferimenti. Ora l’Italia deve fare i conti con questa creatura che se ne va in giro sulle sue gambe, e di questa creatura lui dovrà rispondere. Lei invece cambierà bandiera, come ha già fatto, e tutto a posto. Stà bon’ Roc’ sta bon’ tutta la roc.
Leo Nodari