La politica è fatta di stile.
E di classe. E di ruoli. E di rispetto di quei ruoli.
Quella che vi sto per raccontare è una storia che stende un velo di infinita tristezza su tutta la politica cittadina.
Una piccola storia, che lascia in me un senso di grande vuoto civico.
E’ la storia di un teramano, che ha avuto un incidente stradale in Circonvallazione Ragusa e che, per quell’incidente stradale, si è visto arrivare a casa una multa da 47,73 euro.
Meno di cinquanta euro.
Motivo? Secondo i Vigili Urbani del COMUNE DI TERAMO (capirete poi perché lo scrivo in maiuscolo), l’automobilista multato viaggiava ad una “…velocità non commisurata alle caratteristiche della strada e del traffico, e tale da creare pericolo per la sicurezza delle persone e causa di disordine per la circolazione…”.
Totale: 47,73 euro.
Meno di cinquanta euro.
Ma l’automobilista non paga.
Contesta e ricorre, perché “…gli agenti non erano presenti al momento del fatto”.
Avevo sempre pensato che i Vigili, o gli agenti della Polizia Locale, chiamateli come volete, avessero le necessarie competenze per valutare il comportamento di un automobilista, magari dopo un incidente, solo osservando gli esiti di quell’incidente.
Pensavo che una striscia di frenata, un danno allo sportello, potessero rivelare anche la dinamica dell’incidente.
Mi sbagliavo.
Perché il giudice di pace ha accolto la tesi dell’automobilista, cancellando la multa da 47,73 euro e condannando il COMUNE DI TERAMO al pagamento di 261,86 euro a favore dell’automobilista.
Quell’automobilista… si chiama Antonio Filipponi ed è un assessore del COMUNE DI TERAMO.
Un assessore del COMUNE DI TERAMO, che ha contestato la multa da 47,73 euro dei vigili del COMUNE DI TERAMO e che ha ottenuto dal COMUNE DI TERAMO un risarcimento di 261,86 euro.
Il sesto punto del Consiglio Comunale di mercoledì prossimo, è il “riconoscimento del debito fuori bilancio” per poter pagare il risarcimento all’assessore.
Sarà, per quello che è il mio giudizio, uno dei momenti più bassi di tutta la storia politica repubblicana della nostra città.
So che le opposizioni, Fracassa in primis, e credo anche Tiberii, chiederanno spiegazioni.
Non sulla legittmità... non di quella si discute, ma sull'opportunità politica.
Perché la politica è fatta di stile.
E di classe. E di ruoli. E di rispetto di quei ruoli.
Io, avrei pagato quei 47,73 euro.
Ma io non faccio l’assessore.
ADAMO