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EVA.jpgEro più che sicuro che la mia lettera aperta al signor Federico Mandato, proprietario, editore, conduttore, editorialista, commentatore, cronista sportivo e inviato di Trsp, avrebbe generato una risposta. Certo, non avrei mai immaginato che in un profluvio di fantasia, quella risposta la firmasse EVA. Sì, proprio così: EVA.
Per la precisione la firma è “EVA risponde ad ADAMO”.
Mi chiedo, però, se nel firmarsi “EVA” abbia intuito quello che sanno fin troppo bene i miei pochi lettori affezionati, e cioè che la firma dei miei articoli non è uno pseudonimo, ma l’acronimo dell’autore Antonio D’AMOre, più semplicemente ADAMO. Immagino, quindi, che anche la scelta della firma della risposta segua la stessa regola, e che anche EVA sia un acronimo. In mancanza di dettagli, visto che la lettera mi giunge dalla pec della società editrice di Campobasso, ne darò una mia personale lettura, figlia della diretta visione della programmazione di Trsp: EVA sta di certo per Emittente Veramente Annoiante.
Detto questo, passiamo alla lettera, che si apre con un’invocazione legale: “Diritto di Rettifica Art. 8 - Legge sulla stampa n. 47 del 1948”. Temo, però, che il serpente che scivola tra le foglie del paradiso terrestre molisano frequentato da EVA, nel quale immagino aggirarsi geometri vestiti da giornalisti e corrieri carichi di biciclette e materassi, mentre in cielo volteggiano stormi di dentali in volo confuso, nel consigliarle di ricorrere all’articolo 8 abbia dimenticato di leggerglielo.
Se l’avesse fatto, infatti, non le sarebbe sfuggito né il comma che prevede come le rettifiche debbano essere “…contenute entro il limite di trenta righe”, né quello che stabilisce che le dichiarazioni e le rettifiche vadano pubblicate “…purché non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale”, visto che mi ha Mandato una lettera di 48 righe e con un lungo capoverso che riporta accuse, illazioni e riferisce dettagli, anche di natura sensibile, sul contenzioso in corso con gli ex dipendenti, che è oggetto di procedimenti giudiziari. 
Coincidenza vuole che quel capoverso sia lungo esattamente quanto le righe in più oltre le trenta.

E adesso, la lettera.

Alla fine, le mie doverose risposte.


La metafora della mela è sempre calzante quando si contende la ragione della ricostruzione dei fatti relativamente al peccato. Così, Eva risponde a un certo ‘Adamo il giornalista’, nel paradiso di una informazione che deve correre sempre veloce rispondendo a quella che abitualmente si chiama Verità, quando quest’ultima la si vuole ricercare, la si vuole appurare. Così, con devozione e calma, siamo a replicare a quelle offese che nulla sanno e hanno di alto profilo giornalistico, offese mosse da sentimenti ostili orientati da fatti personali e non dal bene, che si decanta, in favore dell’Emittente teramana TRSP, che da pochi giorni ha visto riaprire i suoi uffici, tra le tante difficoltà che ogni impresa nuova, o che si rinnova, comportano. L’inaugurazione del 5 dicembre, introdotta con il ricordo sentito rivolto all’Avvocato Roberto Fagnano molisano, già Direttore generale dell’ASL di Teramo, viene catturata dall’aspra critica di ‘Adamo il giornalista’ sino a giungere addirittura alla violazione della memoria di un defunto; ciò ci lascia inorriditi, ma si sa, l’uomo comune, a volte, resta imbrigliato in rigidi paletti razionali in cui i sentimenti non trovano spazio. Allora, il taglio del nastro con nel cuore qualcuno che ci ha lasciati, un evento che emoziona tutte le persone coinvolte, diventa per altri un gioco nel cui tritacarne finisce di tutto, anche l’uomo passato ad altra vita. Ma ‘Adamo il giornalista’, nella sua foga di sprezzo, non sbaglia solo il colpo inferto alla cerimonia d’inaugurazione, ne fa seguire altri, quasi a voler salire, senza respiro, tutta la scala delle imprecisioni di un giornalismo oscuro che sottende ragioni sconosciute o sottaciute. Sulla vicenda giudiziaria, la condanna pronunciata dalla Corte di Appello di Campobasso nei confronti di Federico Mandato (“proprietario, editore, conduttore, editorialista, commentatore, cronista sportivo e inviato Trsp”, a dire di ‘Adamo il giornalista’), per i presunti reati a danno dell’ex Presidente del Corecom Molise, è stata annullata dalla Corte Suprema di Cassazione. Il processo risulta rinviato per nuova celebrazione dell’appello nel 2023. In primo grado vi era stata assoluzione con formula piena nei confronti dell’Editore Federico Mandato. Allo stato dunque non c’è alcun giudizio di colpevolezza.

—————- omissis
Capoverso non pubblicabile sia in virtù dell’articolo 8 della Legge sulla stampa “…purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale”. Sia in virtù dell’articolo 10 dell’allegato 1 del testo unico dei doveri del giornalista “Tutela della dignita’ delle persone malate”
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Infine, sui doni di Natale, quale la preoccupazione di ‘Adamo il giornalista’? E’ Natale! L’Emittente, che opera nel centro sud Italia, vanta anche collaborazioni con aziende leader nel territorio nazionale, e dal binomio costituito nasce il progetto teramano con azioni condivise con la nostra tv. Al contrario ‘Adamo il giornalista’, con il canale R+ (ex canale 116), si è visto sottrarre dal Ministero dello Sviluppo Economico la concessione ministeriale nella nuova digitalizzazione per non aver proceduto a formale e tempestiva richiesta. Sarebbe, quindi, il caso di non lasciarsi distrarre dalle altrui iniziative e di concentrarsi sulle proprie al fine di raggiungere un’auspicabile crescita, che noi di TRSP auguriamo a chiunque, nessuno escluso. TRSP ha il piacere di fornire un servizio a tutti i cittadini, e collaborare con le Amministrazioni locali è uno tra i tanti impegni assunti in una riorganizzazione aziendale.
Eva risponde ad Adamo


Giusto un paio di risposte. Anzi: quattro

1) EVA mi accusa di “violazione della memoria di un defunto”, perché ho giudicato inadeguata la doppia trasmissione di un servizio funebre nel corso dell’inaugurazione della sede teramana. Lo confermo: era del tutto fuori luogo, ma tanto che ci siamo, visto che l’editore Federico Mandato ha detto che siete venuti a Teramo per continuare il lavoro che Fagnano aveva iniziato… significa che gestirete voi la costruzione del nuovo ospedale?

2) EVA mi accusa di “imprecisioni” sulla vicenda giudiziaria dell’editore Mandato, dimenticando che io non ho scritto nulla di quella vicenda, mi sono limitato a riferire che googlando il nome dello stesso editore, la prima notizia che compare è quella relativa alla condanna. Tutto qui. Ho solo riferito un fatto oggettivo, per il quale vi invito a rivolgere le vostre doglianze a Google, cosa che credo non sia per voi difficile: ho sentito il vostro direttore marketing annunciare il deposito di un brevetto che vi consentirà di creare migliaia di posti di lavoro e produrre un giro d’affari miliardario. Sì, ha detto proprio così "migliaia e miliardi".  Un brevetto che - sono parole sue - potrebbe consentirvi di “vivere da nababbi”. Non vi sarà difficile quindi chiedere a Larry Page di rimuovere il link dal suo motore di ricerca… immagino che tra miliardari siano cortesie abitualii.


3) Scopro, grazie alla risposta di EVA, che quelli proposti ai sindaci sono regali di Natale. E qui non aggiungo altro, perché mi fa già troppo ridere così


4) EVA, molto ma molto male informata dal serpente, riferisce che R+, la testata della quale mi onoro di essere direttore, “si è vista sottrarre dal Ministero dello Sviluppo Economico la concessione…”. E’ falso. Gravemente falso. Falso e diffamatorio. R+ è nata come webtv, è sempre stata ed è ancora una webtv e - dopo una parentesi televisiva tradizionale, l’editore - con la mia personalissima e totale condivisione, ha deciso di non presentare alcuna domanda di concessione, perché crediamo che il futuro sia il web. Mi incuriosisce, invece, il motivo per il quale il signor Mandato non abbia presentato la domanda (o se l’ha presentata, perché non l’abbia ottenuta), tanto da rilevare il canale 99. Ma, in fondo, ogni singolo editore fa le scelte che ritiene più giuste.
Il mio crede nel web, investe nel futuro, non fa regali di Natale ai Sindaci e paga gli stipendi.

ADAMO