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annumod.jpgNiente festa a… Palazzo Pitti. Niente defilè sull’ambita passerella frondarolese. Le mannequin delle più grandi griffe della moda mondiale non sfileranno tra formaggio fritto e arrosticini. Il Comitato di Frondarola, quello mirabilmente presieduto dalla già candidata al Comune, con aspirazioni assessorili e supporto cipollettico Nadia Ragonici (premiata poi da ben 146 voti!) ha dovuto annullare la Festa della Madonna di Ponte a Porto.
Una notizia che ha provocato un vero e proprio terremoto nel mondo della moda internazionale.
Sembra che Marc Jacobs, che aveva scelto proprio Frondarola per la presentazione della sua nuova collezione di borse, sia stato preso da una crisi di sconforto, mentre Tommy Hilfiger sarebbe addirittura svenuto nell’apprendere dell’annullamento del più atteso momento dell’anno.

Ecco, nella sua terriblle drammaticità, il comunicato ufficiale:

«Con grande rammarico, comunichiamo che nonostante le buone e genuine intenzioni profuse per l’organizzazione della festa della Madonna di Ponte a Porto, avendo ottenuto la parziale riconsegna dei lavori in piazza (ottenuta con molta fatica), siamo costretti a rinunciare ai festeggiamenti. Il tutto è frutto di azioni purtroppo che vanno contro l’ interesse del paese e soprattutto contro l’unica attività commerciale presente, causandone un ulteriore danno economico. Moralmente ci sentiamo, come cittadini, rammaricati dall’operato di alcuni che hanno come unico obiettivo la divisione, l’astio, il rancore. La sconfitta purtroppo non è solo di uno, ma è di TUTTI»

Attenzione, però, perché si intuisce un “giallo”, un “boicottaggio”, una “verità nascosta”… e la trama si infittisce, come in una spy story, come in un intrigo internazionale.
Chi è che ha boicottato la festa a Palazzo Pitti Frondarola’s Style?

Il comitato ragonico / cipollettico lo sa.

E ce lo dice:

«Ps: il problema non è dato dai i lavori in piazza MA DA CHI HA CHIAMATO LA ASL E HA FATTO USCIRE UN ARTICOLO SUL GIORNALINO. NON È CHIARO IL DANNO ARRECATO DA QUALCUNO CHE HA COLPITO UN’ATTIVITÀ COMMERCIALE CHE È L UNICA CHE PUÒ DIRE LA SUA PER IL DISAGIO?? Forse non è stato chiaro, la festa non la facciamo per SOLIDARIETÀ al bar, non perché non si possa fare. E la responsabilità è di chi sa che ha fatto in modo che succedesse tutto questo».

Dunque, si intuisce, dalle pur scarne rivelazioni, che poche ore dopo il nostro articolo di ieri (sembra che siamo noi il “giornalino” evocato) la Asl sarebbe intervenuta per spiegare che no, in un cantiere non ci si può sedere sulle sedie di plastica per consumare bevande. 

Purtroppo, nella curiosa interpretazione del Comitato Palazzo Pitti frondarolese, il rispetto di una legge diventa “la colpa” di chi ne ha preteso il rispetto.
E la Festa non la fanno - anche se avrebbero potuto… come dicono - per solidarietà.

Dunque, vediamo se ho capito bene: un’istituzione interviene per imporre il rispetto della legge e tutta una frazione resta senza festa per “solidarietà” contro il rispetto di una legge?

Ma che meravigliosa lezione di civiltà.

Che grandioso esempio di cultura della legalità

A parte queste tristissime “capriole” paesane, la verità è fin troppo chiara: la colpa è di chi ha promesso la fine dei lavori entro il 31 luglio e che, al 10 di agosto, cerca capri espiatori.
La colpa è di chi ha avviato i cantieri in campagna elettorale, senza peraltro lucrarne vantaggi, vista la stroncatura devastante dei candidati filogianguidici locali.
Tutto qui.

Prima di chiudere, un’ultima annotazione.

Sulla caleidoscopica pagina facebook dell’ex consigliere comunale Vincenzo Cipolletti, è comparso ieri questo post...

 Schermata_2023-08-10_alle_07.07.40.pngnel quale c’è chi ha pensato di intuire un riferimento a me.
Sarei io “l’aspirante giornalista”.
Se così è, (ed è possibile visto che tra i pochissimi commentatori cipollettici c’è chi ironizza su uno “smilzo” e si fanno riferimenti fisici, cosa che definisce il livello culturale dei succitati commentatori), rileggendo il mio articolo di ieri, mi sono chiesto più volte chi fosse il morto evocato, visto che cito solo stilisti viventi e Nadia Ragonici che, a parte la stroncatura elettorale (si noti la finezza nella scelta del verbo...), mi pare goda di ottima salute.


Poi ho capito.

Rip SuperCipo.

ADAMO